L'atleta dopo le parole di ieri ribadisce: "Mi aspettavo almeno un italiano"
“Sto aspettando una sua chiamata (di Mei, Fidal, ndr) dal giorno del Golden Gala, mi ha fatto i complimenti per la gara, ci siamo parlati ma non di questo. Su questo argomento continua a dirmi che dobbiamo parlare e io gli dico che va bene. E’ ovvio che lui ieri si sia esposto in quel modo, ma dire che le mie parole abbiano rovinato la giornata e quello che abbiamo fatto mi sembra un pochino fuori luogo”. Così Gianmarco Tamberi, parlando con i giornalisti, torna sulla polemica innescata ieri dalle sue parole sul mancato invito della federazione al Golden Gala di Firenze, parole pronunciate subito dopo la vittoria nella gara di salto in alto in Polonia che di fatto ha blindato la vittoria dell’Italia negli Europei a squadre.
“Le mie parole erano una cosa personale che non potevo non dire, per rispetto delle persone che mi seguono”, sottolinea Tamberi prima di imbarcarsi all’aeroporto di Cracovia, poche ore dopo la partenza del resto del gruppo azzurro. “Aspetto di poterne parlare e capire per quale motivo si sia fatta la scelta, mi è dispiaciuto non scendere in pedana io ma anche non vedere nessun italiano in una gara di salto in alto, mentre siamo campioni europei e olimpici in carica. Potevano esserci benissimo anche Sottile, Falocchi o Fassinotti. “, ha spiegato ancora Tamberi.
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