Dalle accuse di stupro alle aggressioni ai vip: i brutti episodi di cui si è resa protagonista la star di arti marziali irlandese

Conor McGregor ancora sotto i riflettori e stavolta non per meriti sportivi. La star delle arti marziali è stato accusato da una donna di averla violentata nei bagni della Kaseya Center di Miami, durante la gara quattro delle Finals Nba tra Heat e Nuggets. McGregor ha negato le accuse. “Non si lascerà intimidire”, ha detto l’avvocato dell’ex atleta irlandese spiegando che il suo cliente ha fornito alla polizia di Miami gli indumenti che indossava quella notte e che è stato presentato un rapporto. La presunta violenza sarebbe avvenuta la stessa notte in cui il combattente classe 1988 ha preso a pugni la mascotte degli Heat nell’intervallo della partita mandandolo all’ospedale.

L’aggressione a Francesco Facchinetti

Eppure non è la prima volta che McGregor si rende protagonista di fatti simili. Un episodio riguarda anche Francesco Facchinetti che nel 2021 aveva dichiarato di essere stato picchiato e aveva sporto denuncia. “Alle due e mezza di questa notte sono stato aggredito da Conor McGregor, si proprio quel famosissimo Conor McGregor, che mi ha tirato un pugno in bocca, mi ha spaccato il labbro sopra e sotto, e probabilmente anche il naso, mi è uscito il sangue”, raccontava Facchinetti nelle su storie Instagram mostrando i segni dell’aggressione. “Mi ha aggredito all’hotel St Regis di fronte a dieci miei testimoni, ai suoi amici e alle sue guardie del corpo. Mi ha aggredito senza motivazioni visto che abbiamo parlato per due ore, ci siamo anche divertiti insieme”, spiegava ancora. “Fortunatamente mi è andata bene, ma quella persona è violenta e pericolosa. Ho preso un pugno per niente, poteva colpire benissimo mia moglie che era con me e altre ragazze, mie amiche, che erano lì con me. Poteva andare decisamente peggio”. 

 

La rissa sfiorata con Machine Gun Kelly agli Mtv Video Music Awards

Un’altra vittima della furia dell’irlandese è stato anche l’artista statunitense Machine Gun Kelly. Durante la sfilata sul tappeto rosso degli Mtv Video Music Awards del 13 settembre 2021, al Barclays Center di Manhattan, New York, il rapper, accompagnato dalla compagna Megan Fox, e l’ex campione di Ultimate Fighting Championship hanno sfiorato la rissa. I filmati pubblicati sui social media mostrano le guardie di sicurezza mentre cercavano di tenere separati i due, con il cantante e l’attrice che allontanati dal red carpet. In seguito l’artista marziale irlandese aveva dichiarato a ‘Entertainment Tonight’ di non conoscere Machine Gun Kelly: “Di certo non combatto i rapper dei ragazzini, non so nulla di lui, tranne che sta insieme a Megan Fox”.

 

2019: un’altra accusa di stupro 

Anche il giorno del suo ritiro dal ring non è passato nell’indifferenza. McGregor aveva dato l’annuncio al mondo il 26 marzo 2019 con un post su Twitter. “Hey ragazzi, una notizia veloce: oggi ho deciso di ritirarmi da questo sport conosciuto come Arti Marziali Miste. Nello stesso giorno, però, il New York Times aveva diffuso la notizia che l’eccentrico sportivo, già noto per le sue intemperanze, fosse stato accusato di stupro da parte di una donna e che la violenza sarebbe avvenuta in un hotel di Dublino nel dicembre 2018

 

UFC 264 Mixed Martial Arts
UFC 264 Mixed Martial Arts

La grande rissa dopo l’incontro con Nurmagomedov

Il 6 ottobre 2018 McGregor aveva affrontato Khabib Nurmagomedov, ex campione russo di MMA. Uno scontro tanto atteso quello alla T-Mobile Arena di Las Vegas ma terminato con una rissa ai lati del ring. Il lottatore di Sildi dopo aver vinto l’incontro, aveva scavalcato la recinzione aggredendo Dillon Danis, sparring partner dell’irlandese. In pochi secondi è iniziata un pestaggio che ha coinvolto decine di persone, McGregor compreso che, una volta uscito dalla pedana di combattimento, aveva colpito anche il fratello di Nurmagomedov. 

ART MARZIALI

L’assalto a un bus di atleti a New York 

Ma non finisce qua. Il 5 aprile 2018 l’ex campione assaltato un bus navetta con a bordo altri atleti di MMA che partecipavano a un evento mediatico al Barclays Center di New York. L’allora 29enne aveva deciso di costituirsi alla polizia americana per poi venire interrogato e accusato di lesioni personali e condotta criminale.

 

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