Per la prima volta nel Principato sarà organizzata una regata J/70 dedicata alle veliste. Appuntamento 25-26 marzo con la nuova competizione per sole donne
In occasione della Giornata Internazionale della Donna, lo Yacht Club de Monaco annuncia l’organizzazione, per la prima volta nel Principato, di una regata J/70 dedicata alle veliste: il Wls (Women Leading Sailing) Trophy. Appuntamento 25-26 marzo con la competizione che vede il supporto di Xerjoff, la collaborazione delle Federazioni monegasca e francese di vela, ma soprattutto il contributo delle Pink Wave, una piattaforma d’incontro dedicata alle veliste dello YCM, di qualsiasi livello, per navigare su diverse imbarcazioni, in particolare sui J/70. Venti i team che parteciperanno (in fase di formazione ma che arriveranno da diversi Paesi) composti da massimo 5 componenti. “Sarà un’occasione speciale per noi: è una regata per sole donne ed è la prima edizione dello Yacht Club. Non vediamo l’ora”, afferma il segretario generale dello Yacht Club de Monaco, Bernard d’Alessandri. “Condividendo con lo Ycm gli stessi valori di vitalità, performance ed eleganza, la maison di profumi di lusso Xerjoff è estremamente orgogliosa di supportare il team Pink Wave e questa nuova regata dedicata alla promozione della vela al femminile”, aggiunge Sergio Momo, fondatore e ceo di Xerjoff.
Pink Wave è un team che gareggia in diverse classi e davanti a sé ha un’agenda fissa che comprende appuntamenti a Saint Tropez e poi ad Amburgo alla più grande regata femminile, New York a settembre. Tra i traguardi raggiunti, la partecipazione al mondiale J/70 nel Principato di Monaco lo scorso ottobre: “La nostra avventura in questa competizione – racconta Anne Rodelato – è cominciata qualche anno fa. Quindi abbiamo iniziato ad allenarci su questo tipo di imbarcazione, nella quale io avevo già esperienza ma integrare le capacità di tutte e cinque è stato fantastico perché ognuna di noi ha portato la propria esperienza. Abbiamo passato qualche stagione a navigare insieme e poi siamo diventate un vero equipaggio in grado di approdare al campionato mondiale, al quale siamo arrivate contente e motivate”. In questo sport “ci sono più donne, ci sono più squadre miste ed è fantastico. All’inizio – ricorda – non si trovavano nemmeno vestiti da donna per la vela. Una cosa non bella per noi chiaramente. Ma ora vediamo molte donne partecipare alle diverse gare, anche di alto livello come l’America’s Cup, si vedono anche team misti, si inizia a capire che le donne possano portare qualcosa in più a una squadra, anche mista”.
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