Per la prima volta nel Principato sarà organizzata una regata J/70 dedicata alle veliste. Appuntamento 25-26 marzo con la nuova competizione per sole donne

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, lo Yacht Club de Monaco annuncia l’organizzazione, per la prima volta nel Principato, di una regata J/70 dedicata alle veliste: il Wls (Women Leading Sailing) Trophy. Appuntamento 25-26 marzo con la competizione che vede il supporto di Xerjoff, la collaborazione delle Federazioni monegasca e francese di vela, ma soprattutto il contributo delle Pink Wave, una piattaforma d’incontro dedicata alle veliste dello YCM, di qualsiasi livello, per navigare su diverse imbarcazioni, in particolare sui J/70. Venti i team che parteciperanno (in fase di formazione ma che arriveranno da diversi Paesi) composti da massimo 5 componenti. “Sarà un’occasione speciale per noi: è una regata per sole donne ed è la prima edizione dello Yacht Club. Non vediamo l’ora”, afferma il segretario generale dello Yacht Club de Monaco, Bernard d’Alessandri. “Condividendo con lo Ycm gli stessi valori di vitalità, performance ed eleganza, la maison di profumi di lusso Xerjoff è estremamente orgogliosa di supportare il team Pink Wave e questa nuova regata dedicata alla promozione della vela al femminile”, aggiunge Sergio Momo, fondatore e ceo di Xerjoff.

 

Riavvolgendo il nastro, l’equipaggio pink di vela dello Yacht Club nasce quattro anni fa alla premiazione della Primo Cup (appuntamento diventato ormai un classico della stagione invernale della vela, la 39esima edizione si è conclusa lo scorso 5 marzo). Tutto parte da zero: “Nessuna di noi, tranne Anne con un paio di amiche, aveva esperienza di vela e abbiamo pensato che ci fossero così poche donne che prendevano parte alla competizione e così tante barche con equipaggi maschili invece. Quindi abbiamo pensato di cominciare da zero e che qualunque cosa avremmo fatto sarebbe rientrata nell’idea del club che è quella di partecipare. Il team è nato così. È una storia di donne dello yacht club che vanno a vela, a cui piace navigare e che partecipano, che è una parte fondamentale”, racconta Anne Schouten del Pink Wave team. “Ci stiamo preparando – continua – per la primissima regata femminile del principato e dello Yacht Club e siamo estremamente entusiaste. Le squadre arrivano da molti Paesi e incoraggiamo vivamente a partecipare. Il nome del trofeo è Wls che sta per Women Leading Sailing: un circuito di 7, ora 8 regate, in tutta la Francia, iniziato dalla federazione velica francese. Hanno iniziato questo circuito per promuovere la vela come sport tra le donne e soprattutto per partecipare alle regate perché dappertutto, non solo in Francia ma nella maggior parte dei paesi, mancano ancora veliste donne nel circuito di regata. Abbiamo avuto contatti come Pink Waves fin dall’inizio con la federazione di vela francese e abbiamo pensato che sarebbe stato divertente fare qualcosa insieme e la federazione ha immediatamente proposto con lo yacht club di tenere un evento qui. Lo yacht club, come al solito, è stato di supporto dall’inizio nel promuovere e sostenere l’evento”.
 

Pink Wave è un team che gareggia in diverse classi e davanti a sé ha un’agenda fissa che comprende appuntamenti a Saint Tropez e poi ad Amburgo alla più grande regata femminile, New York a settembre. Tra i traguardi raggiunti, la partecipazione al mondiale J/70 nel Principato di Monaco lo scorso ottobre: “La nostra avventura in questa competizione – racconta Anne Rodelato – è cominciata qualche anno fa. Quindi abbiamo iniziato ad allenarci su questo tipo di imbarcazione, nella quale io avevo già esperienza ma integrare le capacità di tutte e cinque è stato fantastico perché ognuna di noi ha portato la propria esperienza. Abbiamo passato qualche stagione a navigare insieme e poi siamo diventate un vero equipaggio in grado di approdare al campionato mondiale, al quale siamo arrivate contente e motivate”. In questo sport “ci sono più donne, ci sono più squadre miste ed è fantastico. All’inizio – ricorda – non si trovavano nemmeno vestiti da donna per la vela. Una cosa non bella per noi chiaramente. Ma ora vediamo molte donne partecipare alle diverse gare, anche di alto livello come l’America’s Cup, si vedono anche team misti, si inizia a capire che le donne possano portare qualcosa in più a una squadra, anche mista”.

 

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