Il primo appuntamento della stagione in Barhein

Tutti a caccia di Lewis Hamilton, sempre e solo lui. Si avvicina lo spegnimento dei semafori per il weekend del Gran Premio del Bahrein, primo appuntamento della stagione 2021 di Formula 1 che coincide con il ritorno alla normalità dopo il Mondiale 2020 ‘compresso’ e riscritto dall’emergenza Covid. E il canovaccio, salvo colpi di scena, sembra destinato a essere lo stesso delle ultime stagioni: Mercedes davanti a tutti, con il cannibale di Stevenage lungi dall’essere sazio e pronto a infrangere nuovi record e con Valtteri Bottas intenzionato a dare ancora vita a duelli fratricidi con il compagno di team. Sono tre i record che possono consegnare Hamilton alla storia: in primis l’ottavo titolo, che gli permetterebbe di staccare sua maestà Michael Schumacher. Ma il 36enne britannico proverà anche a superare se stesso ritoccando i primati, da lui detenuti, su Gran Premi vinti (95) e pole position raggiunte (98): la tripla cifra è davvero a un passo.

Difficile, per un campione abituato a lasciare le briciole agli avversari, che la durata ‘monstre’ della stagione, che con 23 tappe sarà la più lunga di sempre per il Circus, possa rappresentare un ostacolo. E allora, caccia aperta ai possibili rivali, tenendo conto che il 2021 rappresenta un anno di transizione in vista della rivoluzione in termini di regolamenti del 2022: in sintesi, in pista si rivedranno monoposto ‘rivisitate’. Ovviamente le difficoltà accusate, per problemi tecnici, dalle Frecce d’Argento nella sessione di test prestagionali a Sakhir non rappresentano un indizio significativo. Anche quest’anno, lo squadrone anglotedesco parte da superfavorito e punta all’ottavo titolo costruttori consecutivo. Però non si può sminuire la brillante performance nei test della Red Bull, spinta da un Max Verstappen che non si accontenta più del ruolo di guastafeste. Al fianco dell’olandese con passaporto belga non ci sarà più Alexander Albon ma Sergio Perez, che ha già dimostrato di poter dare filo da torcere ai big e ha trovato subito il feeling giusto con la nuova macchina. Quanto alla Ferrari, l’auspicio che arrivi il sospirato riscatto dopo tante delusioni deve per forza accompagnarsi al basso profilo. Salutato Sebastian Vettel, passato all’Aston Martin, il ruolo di ‘veterano’ passa a Charles Leclerc: lo stesso monegasco, recentemente, ha ammesso di non ritenere la Rossa in grado di competere ancora per il Mondiale. Il Cavallino, però, dal suo campioncino attende un nuovo step in termini di maturità e continuità di prestazioni. Altro motivo di interesse, ovviamente, l’approdo in rosso di Carlos Sainz, proveniente dalla McLaren. In attesa della macchina nuova del 2022, che coinciderà con la vera rivoluzione, ai due piloti si chiedono i punti necessari per migliorare il deludente sesto posto ottenuto nella classifica costruttori.

E sempre un altro spagnolo punta a catalizzare i riflettori del Circus: Fernando Alonso. Il suo ritorno in pista, dopo due anni di assenza, è ovviamente un’altra delle novità più stuzzicanti della stagione. Il due volte campione del mondo riparte, a 39 anni, con i colori dell’Alpine targata Renault. Mentre è atteso alla prova del fuoco Mick Schmacher, figlio del mito Michael, che dopo il titolo in F2 è stato promosso nella massima serie. Il 22enne tedesco sarà, insieme a un altro russo, il rookie Nikita Mazepin, alla guida della Haas che non ha convinto nei test prestagionali. Oltre al già citato Vettel, chiamato a far valere tutta la sua esperienza nel team che prende il posto della Racing Point, tra i piloti in cerca di riscatto c’è certamente Daniel Ricciardo, che dalla Renault ha traslocato alla McLaren in sostituzione del già citato Perez. L’australiano, con il compagno Lando Norris, proverà a dare il suo contributo per confermare il team di Working sul podio costruttori. Sorride il Giappone, che ritrova grazie all’Alpha Tauri un suo pilota in griglia sette anni dopo Kamui Kobayashi: Yuki Tsunoda, primo nato degli 2000 a prendere parte a un Mondiale di Formula 1. Ad affiancare il nipponico alla guida dell’ex Toro Rosso il confermato Pierre Gasly. Il Mondiale più lungo di sempre si chiuderà dopo nove mesi e 23 Gran Premi il 12 dicembre ad Abu Dhabi. Due le tappe italiane: il 18 aprile a Imola e ovviamente a Monza, il 12 settembre.

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