Una nuova vita, dove le sfide principali sono quelle di occupare il tempo, magari riscoprendo passioni e attività, inedite o dimenticate, tenersi rigorosamente in forma e scacciare i pensieri negativi
Una data per il ritorno in campo non c'è ancora, anche se è certo che ci sarà ancora da aspettare. Si entra in primavera, ma per i calciatori di Serie A, come praticamente tutti i loro colleghi del mondo dello sport, continua ancora l'isolamento domiciliare causata dall'emergenza coronavirus. In attesa che arrivino tempi migliori. E di buone notizie, come nel caso di Giorgio Chiellini. Il capitano bianconero, ospite del format 'A casa con la Juve' su JTv', ha offerto rassicurazioni: "Prima di tutto sto bene ed è la notizia più importante. Ho fatto il tampone ieri. Non ho sintomi e mi auguro che sia negativo". Il difensore della Nazionale è in isolamento al JHotel: "Ho deciso di rimanere qui perché ho la famiglia giù a Livorno da quasi due mesi: ero già qui e sono rimasto qui". E ha svelato i modi con cui sta passando queste lunghe giornate senza campo e pallone: "Faccio qualche esercizio e cerco di passare il tempo. Leggo un po', guardo un po' di serie tv. Ho rispolverato la playstation come quando ero più giovane. E poi – ha aggiunto – faccio videochiamate con famiglia e amici, niente di più". E buone notizie arrivano anche da uno dei suoi compagni di squadra, Juan Cuadrado: il colombiano ha parlato dei due casi di positività registrati in casa dei campioni d'Italia. "Siamo tranquilli, perché i nostri compagni di squadra Rugani e Matuidi stanno molto meglio", ha spiegato il colombiano in un'intervista a Espn. Come molti suoi colleghi, l'esterno ha voluto lanciare un appello ai suoi connazionali: "Vorrei che le persone non prendessero la situazione alla leggera. E' meglio se non andiamo in posti dove ci sono molte persone. Dobbiamo seguire le misure, lavarci le mani, stare a un metro di distanza dagli altri. La situazione non è facile ma la sfida migliore è affidarsi a Dio e seguire le istruzioni delle autorità".
Anche Rocco Commisso, presidente della Fiorentina, ha parlato della situazione dei contagiati nel club viola. "Vlahovic, Pezzella e Cutrone si sentono bene, anche se non tutti abbiamo fatto il tampone in Fiorentina", ha detto ai microfoni di Lady Radio. "I giocatori sono a casa, come tutti dovrebbero esserlo. Il responsabile sanitario dei viola Luca Pengue "è stato in ospedale per tre giorni, ma adesso è tornato a casa". Sta trascorrendo il periodo di clausura nella sua abitazione di Roma il ct della Nazionale Roberto Mancini: "Ormai da tanti giorni", ha raccontato a 'Un giorno da pecora' su Radiorai. "Siamo in tre in casa ed è difficilissimo per uno come me. Faccio un po’ di moto la mattina, in terrazza, con cyclette e tapis roulant. Ma da dopo pranzo fino alla sera è durissima…", ha confessato. "Come trascorro il tempo? Nel pomeriggio leggo un po', mi informo. Vedo qualche partita per lavoro, per passare il tempo. Se a casa cucino io? Meglio di no, soprattutto per gli altri…", ha ironizzato. Riguardo al pallone, al momento non c'è davvero spazio. "Mi fa effetto vedere quello che sta succedendo, è terribile, il calcio viene in secondo piano in un momento del genere. Dispiace non poter giocare ma ora è prioritario risolvere questa situazione, poi ci si penserà". Sulla stessa lunghezza d'onda il difensore dell'Inter Stefan de Vrij. "Non è il momento di parlare di calcio, adesso dobbiamo concentrarci su questa battaglia, quando tutto questo sarà finito ritorneremo a vincere anche sul campo. Poi penseremo a giocare quando sarà il momento", ha dichiarato l'olandese ai microfoni di Sky Sport. Isolato in casa, ma sempre immerso nel mondo nerazzurro: "Mister Conte cerca sempre di starci vicino. Anche se non c'è fisicamente ci segue sempre da vicino, anche in questo momento, tramite messaggi e attraverso il suo staff. Adesso c’è più attività nella chat di gruppo, quando torneremo sarà tutto come prima. E' una lotta, cerchiamo di vincere".
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