Nella notte, a Cleveland, passano i Warriors (110-102) nonostante la pessima serata di Curry. Non bastano i 33 punti di LeBron James

Un Kevin Durant formato gigante annichilisce i Cavaliers. Golden State trionfa (110-102) in una gara tre molto combattuta in cui le due star (LeBorn James e Stephen Curry) non brillano. Con una sostanziale differenza. Il leader dei Cavs gioca una partita per lui "normale" (33 punti, 10 rimbalzi e 11 assist e 48,4% al tiro) ma non riesce a ribaltare l'inerzia della serie nonostante il vantaggio del campo di casa. Curry, invece, gioca una delle sue peggiori partite da quando è "Curry", finisce con appena 11 punti e un inguardabile 3 su 18 (18,8%) al tiro, ma mette lo zampino nella vittoria con due canestri decisivi sul 97-96 per Cleveland quando mancano poco meno di 3 minuti al termine. Entrambi su assist di Draymond Green: prima un taglio con sottomano da posizione molto difficile, quasi cadendo, poi, 20 secondi più tardi, con uno dei suoi famosi tiri da tre punti, l'unico (su dieci tentativi) che gli va a segno nella partita: Igoudala ruba una palla impossibile e mette in movimento Green che passa a Curry che è a 9 metri dal canestro. Stephen (data forse la pessima serata) indugia un attimo, ma nessuno va a pressarlo e non può esimersi. I tiro plana a canestro, il punteggio si allarga (101-97). A 1' e 37" un tiro da tre di LeBron riavvicina i Cavs a un punto (101-100), ma Igoudala e Durant (con una tripla da dieci metri) riallargano il solco (106-100) e Cleveland non riesce più a colmarlo.

La vittoria di Golden State, si diceva, è tutto merito di Kevin Durant: 43 punti, 13 rimbalzi, 7 assist e la tripla da distanza siderale che ha 'chiuso' la partita. Durant è il protagonista assoluto nella notte in cui gli "splash brothers" (anche Klay Thompson ha giocato malissimo fermandosi a 10 punti) hanno deluso. Nel primo tempo tiene in partita i Golden State (58-52 a metà gara per i Cavs) e, nel terzo quarto porta avanti i Warriors. Poi, il finale già descritto. Per i Warriors ci sono anche 10 punti a testa di Green, Bell e Mc Gee, più 8 ciascuno per Igoudala e Livingston. In 5 segnano quello che è mancato da Thompson e da Curry dimostrando che Golden State è più squadra di Cleveland. Dall'altra parte, oltre a LeBron, ci sono 20 punti di Love, 15 di Hood e 13 di Smith.

Adesso, gara4 (sempre a Cleveland nella notte tra venerdì e sabato alle 3 italiane) diventa già decisiva. Golden State ha il primo match point. Se i Cleveland riusciranno a vincere si tornerà a Oakland (martedì notte, alle 3 italiane) per l'eventuale gara5. Ma nessuno è mai tornato nidietro dall'inferno dello 0-3 nella finale Nba. E' successo 110 volte, ma nessuno ce l'ha mai fatta. LeBron ci proverà, ma contro una squadra compatta come i Golden State sarà una mission quasi impossible.

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