Miller primo. Seguono Dani Pedrosa, secondo a 177 millesimi, e Johann Zarco, terzo a 212 millesimi
Ha un sapore speciale la prima pole in carriera in MotoGp di Jack Miller. Perché arriva in maniera spavalda e coraggiosa, da chi non ha paura di osare. Solo così si spiega la scelta del pilota della Ducati Pramac di puntare sulle gomme slick sulla pista umida di Termas de Rio Hondo, che ha rimescolato le carte di un Gp d'Argentina e di una qualifica che sembrava già nelle mani di Marc Marquez, sempre in pole da quando la gara è stata introdotta in calendario nel 2014. E invece l'azzardo dell'australiano (lo stesso Marquez aveva testato la mescola più liscia prime di rientrare frettolosamente ai box) si è rivelato azzeccato. E gli ha consegnato il primo posto in griglia di partenza proprio all'ultimo respiro davanti alla Honda Hrc di Dani Pedrosa, secondo a 177 millesimi, e alla Yamaha Tech 3 di Johann Zarco, terzo a 212 millesimi.
"Sono contento di aver fatto la pole per il team, l'ultimo giro è stato impressionante", ha commentato Miller, consapevole di aver fatto un mezzo miracolo a restare in piedi e a centrare il miglior tempo con una mescola utilizzata da nessun altro. Proprio per questo i primi ad omaggiarlo sono stati i diretti rivali. "Miller ha fatto qualcosa di incredibile. Riuscire a fare la pole con le slick…", sono le prime parole di uno stupito Pedrosa. "Era tutto asciutto, ma la curva 8 era super bagnata, così come l'ultima. È andato forte lui, io ero lì che non capivo bene se cambiare o no, alla fine ho deciso di andare con le gomme rain – ha aggiunto – Sono contento, la prima fila è importante, per domani vediamo come sarà il tempo e quali gomme monteremo sulla moto".
Piuttosto soddisfatto anche Johann Zarco. Siamo in prima fila, abbiamo una buona possibilità di partire bene domani, abbiamo abbastanza informazioni sia sulle condizioni d'asciutto che sul bagnato per sperare nel podio – ha ammesso il francese – Miller? Era difficile, lui ha provato con le gomme slick, io avevo la moto pronta ma abbiamo aspettato un po' per vedere come stava andando, non potevo attendere un giro in più e sono andato con le rain perché la curva 7 e 8 erano troppo bagnate. Lui è riuscito ad andare bene, non credo che avrei fatto di meglio con le slick". E gli altri? In ottica gara Marquez resta il favorito, soprattutto in condizioni di pista asciutta. Il campione in carica stranamente rispetto a quanto abituato non ha voluto rischiare più di tanto in qualifica, accontentandosi di un sesto tempo, davanti all'ottima Aprilia di Aleix Espargaro, settimo. Anche perché i diretti rivali per il titolo hanno annaspato tutti dietro di lui.
Da Andrea Dovizioso, solo ottavo (e con Lorenzo ancora più in difficoltà e fuori dal Q2) fino alle Yamaha di Maverick Vinales e Valentino Rossi, rispettivamente nono e undicesimo, con il 'Dottore' davanti alla Suzuki di Andrea Iannone. Ma la 'pattuglia' italiana è pronta a rifarsi in gara, specialmente qualora le condizioni meteo non dovessero essere così incerte.
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