"Era un punto davvero importante ed è stata una partita difficile", ha commentato Simone che con un rovescio spettacolare ha firmato il successo azzurro
Italia in vantaggio per 2-1 sul Giappone al termine della seconda giornata della sfida di Coppa Davis valida per il primo turno del World Group 2018 in corso sul veloce indoor della Takaya Arena di Morioka. Fabio Fognini e Simone Bolelli hanno infatti sconfitto per 7-5 6-7 7-6 7-5, in tre ore e 37 minuti di gioco, Ben Mclachan e Yasutaka Uchiyama.
"Era un punto importantissimo ed ragazzi hanno giocato bene, risposto bene, e si sono espressi ad alto livello per tutto il match contro una coppia di specialisti. Nel secondo set ci hanno praticamente tolto un game ma loro sono rimasti calmi e concentrati – ha commentato Corrado Barazzutti, capitano degli azzurri di Coppa Davis – "Venerdì Fognini ha giocato con una certa pressione, portando comunque a casa il punto: oggi era più libero. Quello di Bolelli è un recupero importantissimo e non solo per la squadra: Simone è un giocatore competitivo che può fare molto bene. Chiudiamo la seconda giornata in vantaggio e questo può mettere un po' di pressione al Giappone. Adesso siamo contenti e – ha aggiunto Barazzutti – ci godiamo il momento perché domenica c'è tanto tennis ancora da giocare".
E domenica si inizia con la sfida tra i numeri uno dei rispettivi team, Sugita e Fognini: in chiusura il match tra i numeri due Daniel e Seppi. Venerdì la prima giornata si era chiusa in parità: nel primo singolare Fabio Fognini aveva battuto Taro Daniel, quindi Yuichi Sugita aveva sconfitto Andreas Seppi dopo aver salvato un match-point nel dodicesimo game del set decisivo.
"Era un punto davvero importante ed è stata una partita difficile", ha commentato Bolelli, che con un rovescio spettacolare ha firmato il successo azzurro. "Abbiamo giocato sempre bene in tutti e quattro i set riuscendo a mantenere alta la concentrazione. L'abbraccio a Barazzutti? Mi è mancato molto giocare per l'Italia. Ci tenevo a tornare in Davis. Devo ancora recuperare del tutto fisicamente ma sono sulla strada giusta". Fognini non ha nascosto il suo entusiasmo per essere tornato a giocare in doppio con il compagno con cui ha conquistato un titolo Slam, a Melbourne nel 2015: "Quanto ci siamo mancati..", ha detto il ligure. "Dopo l'infortunio Simone ha dovuto ricominciare dai tornei minori e la classifica diversa non ci ha permesso di giocare insieme. La verità è che in campo ci conosciamo a memoria, ed abbiamo dimostrato anche in passato che siamo una delle copie più forti del mondo". "La stanchezza? Ho giocato davvero tanto in questi due giorni, diciamo – ha concluso – che ho un tallone (il destro, ndr) che è praticamente di legno".
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