L'azzurro, a Garmisch, ha completato la propria prova in 1'55"57. Trionfa Feuz

Nel giorno in cui le ragazze vivono un passaggio a vuoto mancando per la prima volta in stagione il podio in una prova di slalom gigante, tocca agli uomini tenere alto il morale dell'Italsci a meno da due settimane dall'inizio dei Giochi Olimpici. Dominik Paris disegna infatti traiettorie perfette nella discesa libera di Garmisch-Partenkirchen ma deve accontentarsi di un comunque pregevole secondo posto, in ex aequo con l'austriaco Vincent Kriechmayr, dietro al dominatore della 'Kandahar', Beat Feuz, che precede la coppia di appena 18 centesimi conquistando la terza vittoria stagionale in discesa dopo quelle di Lake Louise e Wengen.

"Certamente questo podio è una buona iniezione di fiducia per le Olimpiadi. So che sono di nuovo veloce, dopo un periodo in cui ho fatto un po' più fatica", ha commentato l'atleta di Merano, al secondo podio in stagione (il 20° in generale per la squadra di sci alpino) dopo il successo di dicembre a Bormio. "Oggi mi sono sentito bene e, a parte il passaggio dove Feuz ha fatto la differenza, ho sciato veloce e ho portato a termine una bella gara", ha aggiunto Paris, il cui programma di avvicinamento a Pyeongchang prevede "un po' di riposo e poi un paio di giorni di allenamento in slalom per la combinata olimpica. Poi la partenza". Lo sciatore altoatesino si è messo alle spalle atleti del calibro di Aksel Lund Svindal e Hannes Reichelt, rimasti giù dal podio rispettivamente per 10 e 18 centesimi.

Buona prova per Peter Fill, sesto a 49 centesimi e debilitato dall'influenza dei giorni scorsi. Grande rammarico invece per Christof Innerhofer, che ha chiuso 14esimo con un ritardo di oltre un secondo (1"15) da Feuz a causa di un errore nella parte alta che ha condizionato pesantemente la sua gara. Bene anche Emanuele Buzzi, che si è inserito al decimo posto con un numero alto (44) di pettorale.

Giornata da archiviare il più in fretta possibile invece per le azzurre, che a Lenzerheide mancano il settimo podio in altrettante gare di gigante. E' la francese Tessa Worley a far centro per la prima volta in stagione dopo tre secondi posti davanti a Viktoria Rebensburg, distante appena 7 centesimi, e alla slovena Meta Hrovat, al primo podio in carriera grazie a una bella rimonta. Federica Brignone è la migliore delle italiane con il nono crono, ma può recriminare per una seconda manche dove non è riuscita a esprimersi al meglio dopo aver fatto segnare il terzo tempo nella prima frazione. In difficoltà anche Marta Bassino, reduce dalll'ottima seconda posizione in combinata di venerdì, che dopo il sesto posto con vista podio della prima manche non è riuscita a concludere la propria prova. "Oggi non mi sono piaciuta, tengo buoni solo alcuni tratti della prima manche", ha raccontato a caldo la piemontese.

Erano invece già uscite di scena durante la prima manche sia Manuela Moelgg che Sofia Goggia, nuovamente out dopo la caduta di Cortina. "Queste ultime due gare non sono state certamente positive, però sono arrivate per errori tecnici miei che ci stanno – ha sottolineato la bergamasca – Sono pronta per rilanciarmi a Garmisch dove torneremo sicuramente a pensare positivo".

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata