Lo Zar dopo la clamorosa esclusione: "Se il presidente Cattaneo mi ha chiamato? No. I miei compagni? Zero, tranne uno"
"È una situazione surreale, difficile per l'amore che provo per la Nazionale. Non essere in gruppo con i ragazzi mi fa strano e non mi sarei mai aspettato di essere in una situazione così". E' un Ivan Zaytsev amareggiato quello intervistato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport dopo la clamorosa esclusione dalla Nazionale di volley per una polemica legata alle scarpe da utilizzare. "Non so come un professionista possa dare fastidio mettendo in chiaro il suo interesse di rendere al meglio per la Nazionale", ha aggiunto lo schiacciatore azzurro. "Io spero di poter fare gli Europei con una scarpa idonea, senza farmi male e dare una mano alla squadra. La soluzione c'è, io darei anche una gamba per la Nazionale", ha dichiarato ancora Zaytsev.
Lo Zar ha ripercorso così i mimenti convulsi che hanno portato alla sua esclusione dal collegiare della Nazionale. "Insieme al mio staff ho fatto presente alla federazione che avevo bisogno di un paio di scarpe da basket. Nell'ultimo giorno di ritiro viene fuori questo problema sulla stampa e che io debba presentarmi in ritiro con le calzature dello sponsor. Sono rimasto spiazzato dalle parole del presidente federale, perché io non ho mai detto di voler giocare solo con le mie scarpe", ha spiegato Zaytsev. "Se il presidente Cattaneo mi ha chiamato? No. I miei compagni? Zero, tranne uno", ha concluso.
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