Il pilota della Ferrari si è preso la responsabilità dello scontro in pista con Hamilton ed è stato perdonato dalla Fia
Nessuna nuova sanzione per Sebastian Vettel per il contatto avuto con Lewis Hamilton nel corso del Gran Premio di Azerbaigian di Formula 1. Lo ha deciso la Fia dopo la convocazione nella sua sede di Parigi del pilota della Ferrari. Vettel, oggi accompagnato dal team principal Maurizio Arrivabene, rischiava una dura sanzione per la 'reazione' scomposta nei confronti del pilota inglese a Baku. La commissione gara aveva imposto uno stop and go di 10" ai box al pilota della Ferrari per aver colpito con una ruotata la vettura di Hamilton nell'attesa che la safety car rientrasse. Il tedesco aveva accusato il britannico di aver frenato bruscamente. Invitato nella sede della Fia per discutere dell'accaduto, Vettel "ha ammesso la sua piena responsabilità", si legge nel comunicato della Federazione. Il tedesco "ha esteso le sue più sincere scuse alla Fia e all'intera famiglia del motorsport. Si è inoltre impegnato a dedicare del tempo nei prossimi 12 mesi ad iniziative educative in occasione di eventi Fia".
La Fia, si legge nel comunicato, ha apprezzato "questo impegno, le scuse personali rivolte da Vettel e il suo impegno a renderle pubbliche". La Federazione ha sottolineato inoltre "che la Scuderia Ferrari è allineata ai valori e agli obiettivi della Fia. Alla luce di questi sviluppi, il presidente Jean Todt ha deciso che la questione debba essere chiusa". "Tuttavia, nel constatare la gravità del reato e le sue potenziali conseguenze negative" Todt "ha chiarito che qualora si verifichi la ripetizione di un simile comportamento, la questione sarà immediatamente inviata al Tribunale Internazionale della Fia per ulteriori indagini". In ogni caso, ha precisato la Fia, Vettel fino a fine anno non potrà essere impegnato in nessuna attività legata alla promozione della sicurezza stradale. Vengono riportate poi le parole dello stesso Todt: "Lo sport di alto livello è un ambiente intenso in cui gli animi possono scaldarsi. Tuttavia, è compito dei migliori sportivi affrontare con calma questa pressione e tenere una condotta che non solo rispetta le norme dello sport ma che si adatta allo status elevato di cui godono". "Gli sportivi devono essere consapevoli dell'impatto che il loro comportamento può avere su chi li guarda. Sono eroi e modelli per milioni di tifosi in tutto il mondo e – conclude il presidente della Fia – devono comportarsi di conseguenza".
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