"L'ho calcolato malissimo, e mi sono trovata a gareggiare nel momento per me peggiore fisicamente"
A meno di sei mesi di distanza dai Giochi di Rio de Janeiro Federica Pellegrini è tornata a parlare della delusione olimpica nella finale dei 200 metri stile libero, dove ha chiuso con un quarto posto. "Mi sono ascoltata dentro a lungo, ho parlato con Matteo (Giunta, il suo allenatore, ndr) e alla fine abbiamo capito che la causa è stata la vicinanza al ciclo – ha evidenziato in un'intervista al 'Corriere della Sera' – L'ho calcolato malissimo, e mi sono trovata a gareggiare nel momento per me peggiore fisicamente: mi sentivo come su un'altalena, con cali e stanchezze repentine".
"Quella finale è stata l'unica cosa sbagliata in un anno da incorniciare – ha proseguito la campionessa veneta, capace di conquistare a dicembre l'oro in vasca corta nei 200 stile, con tanto di record personale – In finale ero completamente un'altra persona rispetto al giorno prima. Se mi era accaduto in passato? No, si vede che sono sempre stata fortunata. A Rio invece è successo. Ma non mi attacco a scuse: è un aspetto che ho sottovalutato".
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