Alla Divina, simbolo incontrastato del Belpaese che vince, l'onore di capitanare la spedizione azzurra

Nella notte in cui il Brasile ha accolto il mondo sfoggiando i suoi tesori e le sue bellezze nel suggestivo scenario del Maracanà, l'Italia ha esibito con fierezza la sua stella: Federica Pellegrini. Elegantissima nella sua divisa EA7 blu e le scarpe rigorosamente verdi, bianche e rosse. Icona di stile (libero), da sempre. Alla Divina, simbolo incontrastato del Belpaese che vince, è toccato l'onore di capitanare la spedizione azzurra alla cerimonia di inaugurazione dei Giochi di Rio de Janeiro, indossando le vesti di portabandiera. Peraltro, in una data speciale: quella del suo 28° compleanno, festeggiato in mondovisione. Un segno indelebile nel destino della Prescelta, capace di infiammare le piscine del globo a suon di medaglie, titoli europei, mondiali, record. Una meravigliosa avventura iniziata ad Atene 2004, quando l'allora giovanissima Pellegrini era un po' una delle 'mascotte' della Nazionale azzurra. E forse nemmeno si immaginava di diventare la più grande nuotatrice italiana di sempre, anche se la stoffa c'era già tutta.

Il radioso sorriso dipinto sul volto di Federica mentre reggeva il tricolore, prima nuotatrice a vedersi riconoscere questo onore nello sport italico, ha descritto perfettamente il suo stato d'animo. E ha introdotto degnamente la squadra formata con i suoi 150 connazionali, come sempre tra i più allegri e scatenati nella lunghissima sfilata dei paesi. Tra i più vivaci del corteo, Clemente Russo: il pugile si è fatto notare grazie ad un paio di occhialini scintillanti. Il pubblico di Rio ha apprezzato: gli italiani, entrati nel tempio del calcio brasiliano quando nel loro paese era già notte inoltrata e alla posizione numero 101, hanno incassato gli applausi del Maracanà. Compresi, ovviamente, quelli del premier Matteo Renzi, presente sulle tribune insieme alla moglie Agnese e al figlio Emanuele. "Orgogliosa di essere la portabandiera di questa squadra, è una grande emozione. Daremo il massimo", ha commentato la pluri-iridata, più che mai intenzionata a scrivere a Rio una nuova pagina della sua leggenda. Inutile dire che l'Italia aspetta che la fuoriclasse veneta le regali nuove emozioni. Dopo quello condotto all'interno del Maracanà, c'è un tricolore da portare in alto, ora, anche nelle battaglie che nei prossimi giorni infiammeranno le piscine di Rio.
 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata