"Finalmente la verità, finalmente. Ringrazio la Procura di Forlì che ci ha messo impegno. Sono parole che fanno male ma riabilitano la dignità di Marco anche se per me non l'aveva mai persa". Così Tonina Pantani in un'intervista rilasciata ai microfoni di 'Premium Sport' commentando le parole dell'intercettazione che conferma il coinvolgimento della camorra nel caso legato alla squalifica di Marco Pantani nel Giro d'Italia del 1999. "Finalmente qualcuno è riuscito a fare un buon lavoro, erano anni che cercavo e leggevo ovunque per conferme. Ringrazio i ragazzi di Forlì che ci hanno messo impegno – ha proseguito la mamma del 'Pirata' – Sono parole che fanno male ma è una conferma di quel che si diceva. Non mi ridanno indietro Marco ma riabilitano la sua dignità anche se per me non l'aveva mai persa. Lo conoscevo bene, non ho mai accettato quella morte perché non era vera. Se quella mattina non si fosse sentito a posto, si sarebbe preso 15 giorni di riposo e poi sarebbe tornato, calmo. Oggi sono serena, finalmente hanno trovato questa conferma".
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