Non c'è storia nella gara contro le slave: le azzurre sono implacabili

 La palomba dalla propria metà campo di Di Mario; il gol più veloce dei campionati europei segnato dopo 11 secondi e la bomba che spacca il paletto orizzontale dietro la traversa ad opera di Bianconi. Serviva vincere con uno scarto di 29 gol per avvicinarsi allo scontro diretto con la Spagna con una migliore differenza reti; troppo. Il Setterosa batte la Serbia 19-3 (6-1, 4-1, 7-1, 2-0) davanti a 2000 spettatori e martedì alle 15.45 affronterà le iberiche con un solo risultato a disposizione per vincere il girone ed incrociare nei quarti di finale la Grecia, apparentemente più abbordabile del rullo compressore Olanda e del duo Ungheria/Russia. Nell'ultimo test pre-azzurre la Spagna ha superato la Germania 26-3, costringendo le tedesche a concludere la partita in sei, dopo la sesta espulsione per limite di falli e l'impossibilità di effettuare ulteriori cambi, eccezione fatta per il secondo portiere.

Soddisfatto a fine partita il cittì Conti: "Abbiamo provato a segnare più gol possibile, ma sapevamo che contro la squadra di casa sarebbe stato difficile migliorare la differenza reti della Spagna. Ora inizia la parte più interessante del torneo. Per arrivare primi nel girone abbiamo solo un risultato a disposizione. Dobbiamo vincere. Tra le due partite che precedono le semifinali ci saranno meno di 24 ore. Sarà importante gestire le energie fisiche e nervose. Le partite disputate finora sono state un buon allenamento esclusivamente fisico, perché tendono a mascherare le reali difficoltà che incontreremo nella fase decisiva del torneo".

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