"Le armi segrete dell'Alessandria sono l'entusiasmo e, dopo tanti anni di crisi, una situazione societaria stabile"
Cresciuto nell'Alessandria, diventato un fuoriclasse nel Milan. Gianni Rivera è il simbolo dell'inattesa semifinale di Coppa Italia fra i piemontesi, partecipanti al campionato di Lega Pro, ed i grandi favoriti rossoneri. Il fantasista Azzurro ne ha parlato in un'intervista a LaPresse.
Si aspettava di vedere l'Alessandria arrivare fino alla semifinale di Coppa Italia?
Le notizie che mi giungevano erano di una squadra attrezzata anche per vincere partite importanti e dal grande carattere. Mi fa molto piacere e spero che in prospettiva questa impresa sia di buon auspicio per rivedere l'Alessandria nel calcio che conta.
Per chi farà il tifo?
Assisterò da sportivo avendo grande simpatia per entrambe le squadre. Speriamo di vedere il Milan qualificarsi alla Champions League tramite il campionato e l'Alessandria vincere la Coppa Italia (sorride, ndr).
L'Alessandria ha la possibilità di passare il turno?
Il Milan è indubbiamente la formazione favorita anche considerando che si giocherà andata e ritorno ma nel calcio, come l'Alessandria ha già dimostrato in più occasione in questa Coppa Italia, non sempre chi ha i favori del pronostico vince.
Quali sono le armi segrete di questo Alessandria?
L'entusiasmo e, dopo tanti anni di crisi, una situazione societaria stabile grazie alla presidenza di Luca Di Masi.
La partita interna dell'Alessandria si giocherà a Torino e non nello storico 'Moccagatta'. Un vantaggio o uno svantaggio?
Così si abitueranno ed abitueranno i propri sostenitori a giocare in un grande stadio. Fino ad ora hanno fatto sempre benissimo in trasferta. Potrebbero interpretare anche la partita di Torino come tale.
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