Il tecnico francese dei giallorossi non cerca scuse per giustificare la sconfitta dei suoi contro lo Spezia

"Stasera era normale vincere e non l'abbiamo fatto. Questo è un fallimento: dobbiamo rimanere in piedi nella tempesta. Domani parlerò ai giocatori e li ascolterò forse anche. Oggi non abbiamo alibi in questa sconfitta". Il tecnico della Roma Rudi Garcia ricorre a toni forti nel commentare l'eliminazione dalla Coppa Italia subita per mano dello Spezia, club di Serie B, ai calci di rigore. "Non dobbiamo mollare e ritrovare lo spirito dei lupi che avevamo fino al derby. Ci serve carattere, orgoglio e altro per dimostrare domenica che siamo capaci di uscire da questa situazione – ha proseguito l'allenatore francese proiettandosi sulla sfida in campionato di domenica con il Genoa – Ora la gara di domenica è fondamenta e perché ci serve una vittoria. Penserò a come arrivare a meglio a questa gara. Quando si gioca con i dubbi non si va da nessuna parte. Dobbiamo ritrovare entusiasmo e fiducia". Tornando sulla sfida persa con i liguri, Garcia ha ammesso che "ci è mancato un po' di tutto. Alcuni hanno perso fiducia, non è normale non saltare mai l'uomo per fare la differenza – ha sottolineato – Bisogna dire basta a questa striscia negativa dove non si vince, a partire da domenica". La squadra giallorossa sta evidenziando nell'ultimo periodo grossi problemi in zona gol. "Da tre gare non prendiamo gol, ma non segnamo più. Ci manca qualcosa e non solo gli infortunati – ha concluso Garcia – Stasera la sconfitta è colpa nostra. Lo devo spiegare bene ai giocatori".

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