Dall’inviato Alberto Zanello

Dubai (Emirati Arabi Uniti), 27 dic. (LaPresse) – Il calcio italiano grande protagonista a Dubai. Tra i tanti relatori intervenuti nella prima giornata del ‘Dubai International Sports Conference’, giunto alla decima edizione, figura anche il nome di Michele Uva. Attualmente direttore generale della Figc, ma in passato dirigente sportivo con alle spalle esperienze nel mondo del volley e del basket, oltre che del calcio. “Questo appuntamento sicuramente è una bella vetrina perché credo sia diventato nel corso degli anni un punto di riferimento globale del calcio”, ha sottolineato a LaPresse. “Ci sono persone che vengono da tutte le parti del mondo e l’Asia è sicuramente un mercato in grande crescita. La presenza mia e di Conte (atteso per domani, ndr) è una gratificazione per la federazione italiana per il lavoro che sta facendo negli ultimi anni a livello nazionale ma anche nelle relazioni internazionali”.

Nel pacchetto di riforme attuato dalla Figc, qual è la situazione relativa a quella dei campionati?

Sono state introdotte una serie infinita di nuove riforme, da quella dei tornei giovanili, all’iscrizione ai campionati e al pareggio di bilancio. Sui campionati devono decidere e trovare un accordo le leghe, non dipende dalla federazione. Sono loro che devono trovare un equilibrio di numero di squadre nei vari campionati, di promozioni e retrocessioni e soprattutto di soldi che chiaramente devono essere dati ai club di serie inferiori.

In questa discussione la Figc quale ruolo può svolgere?

La Federazione è un tavolo attorno al quale le leghe si siedono. L’augurio è che trovino una soluzione. Se non dovessero trovarlo, il calcio continua.

Quali sono i motivi che hanno spinto voi e Conte a scegliere Montpellier come sede per preparare Euro 2016?

E’ una città al sud della Francia, ha un centro sportivo nuovo e molto bello. La città ha dato massima disponibilità nell’aiutarci. E’ stata fatta una scelta tecnica e logicista, pensiamo sia in questo momento la scelta migliore.

L’Italia è stata inserita nel girone con Belgio, Svezia e Irlanda. Un avvio non certo agevole.

Non ci sono gironi facili o difficili, l’Italia deve giocare sempre per vincere.

D: Il contratto di Conte scadrà al termine degli Europei. Vi siete posti una dead-line entro la quale verrà presa una decisione definitiva sul suo futuro?

No, non c’è niente in programma. C’è una normale comunicazione e sintonia con la federazione. Ogni cosa a suo tempo.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata