Roma, 15 dic. (LaPresse) – “L’Italia non vuole rassegnarsi a rinchiudersi in casa per la paura, vuole andare avanti con gioia di vivere e anche lo sport è un modo di dire no alla paura”. Matteo Renzi arriva nella sala delle Armi del Coni dopo la consueta riunione settimanale a palazzo Chigi sui temi della sicurezza e della situazione libica. La cerimonia di consegna dei ‘collari d’oro’ al merito sportivo è l’occasione perfetta per rivendicare la rotta tracciata già all’indomani degli attacchi di Parigi. “La risposta italiana” al terrorismo “è una risposta di cui essere degni e orgogliosi. È importantissimo – ribadisce – che l’Italia si faccia sentire, però la nostra specificità è inserire accanto alla necessaria risposta diplomatica e militare, una risposta tipicamente italiana che tenga insieme la cultura, i valori e lo sport”.
“BISOGNA INVESTIRE NELLE PERIFERIE”. Non solo “grandi eventi” e “grandi campioni”, però. Il premier sottolinea quanto per il Governo sia decisiva la ‘battaglia’ che si combatte anche “nelle periferie delle città”. È lì che “bisogna investire”, in quei palazzetti e campetti che servono a far sì che gli italiani “tornino a credere che lo sport sia aggregazione”. “Noi 100 milioni di contributo li abbiamo messi – dice ancora – Ci fidiamo del Coni, sapete voi cosa serve. Vi chiediamo però di non sentirvi un mondo a parte. Lo sport è elemento costitutivo dell’identità italiana”. Ecco perché Renzi rivendica il suo essere uno dei più accaniti tifosi degli atleti azzurri.
L’SMS A PALTRINIERI. “Cito per tutti l’ultimo sms – racconta – l’ho mandato a Greg Paltrinieri che aveva fatto il record del mondo nei 1500 stile libero. La risposta è stata: ‘Grazie, mi sono divertito’. È bello sentire che uno si diverte facendo il record del mondo”.
GLI US OPEN. Il premier ricorda poi il suo viaggio a New York per la finale degli Us Open Pennetta-Vinci. “Sono stato molto criticato – ricorda – mi dicevano ‘Renzi va, perché sa che vinciamo comunque’, ma in ogni caso è stato un periodo meraviglioso per lo sport italiano, anche per il Basket. Quando vincete voi – dice rivolgendosi agli atleti che sfilano davanti a lui per essere premiati – vince l’Italia, siete un bellissimo messaggio per i nostri ragazzi”.
ROMA 2024, UNA PARTITA DA VINCERE. Da vincere, poi, alle porte c’è un’altra battaglia: Roma 2024. “Noi andiamo avanti. Alle Olimpiadi è bello partecipare solo per gli atleti – scherza – Per noi è meglio vincerla questa partita”. L’Italia ce la farà? “Io dico di sì – azzarda – abbiamo tutte le condizioni per farlo. È una partita difficile, soprattutto con Parigi, ma abbiamo tutte le condizioni per vincere”.
“NEL 2024 SARO’ A FARE IL TIFO, NON IL PREMIER“. Il Governo farà la sua parte: nel 2024, assicura, se Roma ospiterà le Olimpiadi “io sarò solo a fare il tifo” e non più il premier, “ma da qui al 2016 controlliamo che gli impianti su cui abbiamo messo i soldi partano”. Una spinta importante per la candidatura olimpica arriva poi anche dal commissario straordinario della Capitale Francesco Paolo Tronca: “È una sfida che Roma deve assolutamente vincere – dice – Ce la dobbiamo fare”. “Roma ha tutto per fare le Olimpiadi più belle degli anni 2000 – rincara la dose il presidente del comitato promotore di Roma 2024, Luca Cordero di Montezemolo – Serve una grande squadra, italiana e romana”.
IL 3 AGOSTO A RIO. Intanto l’anno Olimpico è alle porte. Il presidente del Coni annuncia la presenza di Renzi il prossimo 3 agosto a Rio de Janeiro per l’inaugurazione di ‘casa Italia’ e gli regala un k-way personalizzato e griffato Armani (che dal 2012 veste gli azzurri). Non sono tante le occasioni di fare sport per il premier, tra un impegno istituzionale e l’altro. “In questo momento – ammette – faccio solo un po’ di corsa e quasi sempre sul tapis roulant. Fare la mezza maratona sul tapis roulant è la cosa più ridicola di tutte – scherza – saremo in 17 in tutto il mondo”.
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