Londra (Regno Unito), 9 nov. (LaPresse/Reuters) – La commissione indipendente istituita dalla Wada, agenzia mondiale per l’antidoping, ha chiesto che la Federazione russa di atletica sia bandita dallo sport per i diffusi reati di doping. Una decisione che potrebbe portare all’esclusione dalla competizione olimpica. La commissione ha individuato quelle che ha definito carenze sistemiche nella Federazione Internazionale di Atletica e quella russa “che impediscono o diminuiscono la possibilità di un efficace programma anti-doping”. La Russia, una delle potenze nel campo dell’atletica, si è piazzata al secondo posto dietro gli Stati Uniti nel medagliere delle Olimpiadi del 2012, con 17 medaglie, otto delle quali d’oro. Nell’eventualità, nient’affatto scontata, che la Iaaf si adatti alla raccomandazione della commissione, la Russia potrebbe essere esclusa dalle principali competizioni, tra cui le Olimpiadi e i Campionati Europei.
Al centro ci sono accuse riguardanti richieste di denaro agli atleti al fine di ‘coprire’ test medici che mostrano l’utilizzo di doping. Lo scandalo potrebbe rivelarsi dannoso per l’atletica mondiale proprio come il caso corruzione che ha investito la Fifa, all’interno del quale il presidente Sepp Blatter è stato sospeso e 14 funzionari e dirigenti di marketing incriminati con l’accusa di corruzione. Le autorità francesi la settimana scorsa hanno posto l’ex presidente della Iaaf, la Federazione Internazionale di atletica, Lamine Diack sotto indagine formale con l’accusa di corruzione e riciclaggio di denaro. L’82enne senegalese è accusato di aver ricevuto più di un milione di euro in tangenti nel 2011 per coprire test antidoping positivi da parte degli atleti russi.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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