Di Andrea Capello

Roma, 4 nov. (LaPresse) – In un Olimpico con la Curva Sud desolatamente semivuota in protesta contro le nuove normative di sicurezza disposte dal prefetto Franco Gabrielli la Roma batte in una gara dai due volti 3-2 il Bayer Leverkusen, si rilancia prepotentemente nel suo girone di Champions dove ora è seconda e fa il pieno di fiducia in vista del derby di domenica contro la Lazio. Dopo un primo tempo tutto facile per i giallorossi, che sbloccano la sfida dopo soli due minuti con Salah e festeggiano pure il ritorno al gol che mancava dal 30 agosto di Edin Dzeko, la Roma vive una ripresa folle. Infilata due volte dai tedeschi nei primi sei minuti e poi a serio rischio capitolazione la squadra di Garcia riesce a trovare la forza per riprendersi e fare sua la partita con un rigore di Pjanic che salva serata ed ambizioni di passaggio agli ottavi di Champions.

La partenza della squadra di Garcia è fulminante. Dzeko nel cerchio di centrocampo illumina con un perfetto tocco di esterno per Salah.

L?egiziano scatta sul filo del fuorigioco e solo davanti a Leno non sbaglia. Fatta eccezione per un’insidiosa punizione del Bayer che attraversa tutta l’area di rigore della Roma sono i padroni di casa a tenere in mano il pallino del gioco. Leno blocca agevolmente una punizione di Pjanic ma il colpo che i tifosi si attendono è quello di Dzeko e questa volta l’ex centravanti del City non li tradisce. L’azione è una fotocopia rispetto a quella del vantaggio ma con protagonisti differenti. Passaggio filtrante di Nainggolan per il numero nove romanista che batte il portiere delle ‘Aspirine’. Dzeko potrebbe anche raddoppiare il suo bottino sessanta secondi dopo ma si divora il gol sparando alle stelle su invitante assist di Salah. Nel Bayer l’unico a provarci è Hernandez. Su una sua acrobazia Szczesny compie l’unica parata di un primo tempo tutto di marca romanista.

Il Bayer rientra in campo la Roma, almeno mentalmente, resta negli spogliatoi e Mehmedi la punisce subito riaprendo a sorpresa la partita. I tedeschi si caricano, i giallorossi patiscono il colpo ed in un amen arriva anche il pareggio. Errore di Florenzi e diagonale di Hernandez che rimette la sfida in equilibrio. I tifosi tedeschi cantano convinti quelli della Roma fischiano di paura mentre Manolas prima e Szczesny poi salvano una squadra irriconoscibile. Passati i dieci minuti da incubo i padroni di casa provano a scuotersi. Dzeko, a ragione, reclama un rigore per un contatto in area poi Nainggolan spara alto da buona posizione. Nel frattempo Garcia si gioca le carte Maicon (poi infortunato e rimpiazzato da Torosidis, ndr) ed Iturbe per Florenzi e Gervinho. La partita è bloccata, serve un episodio per far pendere la bilancia da una parte o dall’altra. E’ quanto succede a dieci minuti dal termine quando in una mischia furibonda nell’area del Bayer il capitano ospite Toprak spinge a due mani Salah che stava depositando la palla in rete da pochi centimetri. L’arbitro Karasev vede e decide per espulsione e rigore. Dal dischetto Pjanic, pur con qualche brivido, realizza facendo passare il pallone sotto la pancia di Leno. La vittoria in Champions per la Roma mancava da quella roboante (5-1) contro il Cska Mosca nella prima giornata della scorsa edizione della principale competizione continentale. Praticamente un’altra epoca.

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