Torino, 3 nov. (LaPresse) – “Oggi è una situazione esaltante, perché non sai cosa può accadere, chi può andare in testa, chi riuscirà ad arrivare fino in fondo. La Juve ha battuto il Torino, il Milan ha espugnato l’Olimpico e ha dato un segnale molto importante con la terza vittoria consecutiva”. In un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’ da New York Alessandro Del Piero ha commentato così l’ultima giornata di campionato e in generale il grande equilibrio nella Serie A di quest’anno. “Se si parla di spettacolo, è bello che ci siano molte squadre coinvolte. Io da ex juventino mi sono goduto molto gli ultimi anni: fantastici e gloriosi – ha ammesso l’ex capitano bianconero – Il ritiro? Il pallone è la mia passione, per cui non ci deve essere per forza un momento in cui ufficializzi che smetti. Adesso manco dal calcio giocato da qualche mese; chissà, magari mancherò per anni”.
Tornando sul successo ottenuto dalla Juve nel derby, Del Piero ha parlato di “una bella vittoria, arrivata all’ultimo minuto: la squadra ha guadagnato due punti su chi era primo in classifica. Di sicuro ha portato morale – ha sottolineato – Adesso c’è bisogno di una serie di risultati positivi per poter dire: ci siamo pure noi. Nove punti non sono tanti, perché la stagione è lunga”. E’ più incerto invece il futuro dell’ex numero 10 bianconero. “Non ho mai pensato di voler diventare allenatore o dirigente della Juve, né tantomeno ct della Nazionale, anche se ci sono delle voci in giro – ha concluso – Però mi fanno sentire molto orgoglioso”.
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