Torino, 29 ott. (LaPresse) – “Hanno perso quattro volte, credo sia un momento no. La scusante della Juve è che non ha mai avuto la rosa completa, con tanti infortuni, anche se in Champions è prima in classifica”. Così Sergio Brio, ex giocatore della Juventus in cui ha militato dal 1978 al 1990, ha commentato a LaPresse il momento difficile che sta attraversando il club bianconero, in difficoltà in campionato dopo la sconfitta di ieri sera con il Sassuolo. “I tifosi non devono scordare i quattro anni precedenti eccezionali – ha proseguito l’ex difensore pugliese – Per me è anche normale che andando avanti prima o poi la tensione nervosa calasse e ci fosse un momento di rilassamento. Lo conferma il fatto che in tutti i campionati del mondo succede questo. E’ un peccato ma questa situazione è normale”.
Brio in ogni caso non ha escluso che la squadra di Allegri possa tornare in lotta per lo scudetto. “Non è questa la Juve che conosciamo – ha sottolineato – Non so se un filotto potrebbe bastare, ma mancano 28 giornate. E’ un’impresa difficilissima, anzi superlativa, ma non mi sento di dire che è tagliata fuori”. Per l’ex difensore bianconero le colpe per questo inizio di stagione complicato “vanno divise, non sono mai di una sola persona – ha evidenziato – Bisogna fare quadrato, lavare i panni in casa – La scelta del ritiro? Non è punitiva ma è un modo per riunirsi, guardarsi in faccia, cercare di trovare le energie e magari discutere dove i giocatori hanno sbagliato. Con il Toro sarà una partita difficile, loro non aspettano altro che il derby”, ha concluso.
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