Carpi, 27 ott. (LaPresse) – “Abbiamo avuto a disposizione due giorni per rigenerarci e per recuperare quelle energie mentali e nervose positive che ci hanno permesso di fare un’ottima partita con il Bologna, ma anche per preparare la partita col Frosinone. Una gara difficile, contro una squadra che anche ad Udine ha dimostrato di essere in palla”. Queste le dichiarazioni dell’allenatore biancorosso, Giuseppe Sannino, rilasciate alla vigilia di Frosinone-Carpi. “Ha fatto un gran turn over, ma con giocatori che hanno messo in difficoltà l’Udinese. Giocheremo su un campo particolare, con un pubblico che ci tiene a spingere la squadra verso l’obiettivo. Andiamo giù arrabbiati – aggiunge il tecnico carpigiano – perchè i ragazzi meritano tanto per quello che fanno durante la settimana e per quello che hanno dimostrato in campo. Meritavamo qualche punticino in più, contro il Bologna il pareggio ci stava tutto e saremmo qui con un occhio diverso da parte di tutti”.

“L’arma migliore del Frosinone? È una squadra fisica, giocano insieme da molto tempo ed hanno la capacità di capovolgere ed accompagnare l’azione con tanti uomini anche perchè hanno calciatori di grande stazza fisica, tipo Ciofani in attacco, e di grande imprevedibilità e qualità tecniche, come Soddimo, Dionisi, Paganini. Noi dobbiamo guardare a noi stessi – dice ancora Sannino – con umiltà, sapendo i sacrifici che stiamo facendo e consci che stiamo intraprendendo quella che, secondo me, è l’unica strada percorribile per poter fare un campionato contro squadre importanti”. “Loro più freschi? Sarà una partita fisica, il tempo sarà piovoso, una cosa che mi piace. Stellone ha tenuto fuori tanti giocatori ad Udine perché pensa che la corsa debba essere fatta sul Carpi, sull’Empoli e sulle squadre invischiate nella lotta per non retrocedere. Ci sono ancora molte squadre nel giro di cinque punti. Ognuno fa la sua tabella. A me non piace farne, l’unica cosa a cui penso è la prossima partita col Frosinone”, prosegue.

Tornando al ko contro il Bologna, Sannino dichiara: “La partita con il Bologna l’avevamo interpretata in questo senso e credo che i ragazzi l’abbiano giocata bene. Tutti parlano del primo tempo, io guardo alla ripresa, quando si è visto il lavoro, la compattezza di un gruppo di ragazzi che vogliono soffrire insieme. Avevamo di fronte tanti calciatori offensivi, tecnici e veloci, che ci potevano mettere in difficoltà. I ragazzi avevano letto la partita in modo giusto e mi dispiace per l’epilogo. Dobbiamo crescere nella gestione della palla, nel capire i momenti, ma vorrei anche che la squadra sia trascinata dal punto di vista ambientale e sonoro dai tifosi. Dobbiamo essere più furbi, una qualità che apprenderemo anche sbagliando. Nessuno nasce imparato, bisogna anche fare errori per capire e migliorare”. “Vorrei una squadra propositiva e volitiva, che giochi 20 metri più in alto. Che possa accompagnare calciatori come Borriello, Matos, Di Gaudio in avanti. È una questione di mentalità e di atteggiamento, bisogna rischiare per ottenere risultati. Il Frosinone porta 4-5 calciatori in area avversaria, lascia avanti i tre attaccanti, mentre gli altri 7 calciatori difendono. Stiamo lavorando per migliorare, c’è solo bisogno di tempo, che io non ho avuto. Per dare un’identità alla squadra si lavora in ritiro. Non ho paura della situazione, anche perché mi è già capitato di subentrare in panchina a stagione in corso. Vado avanti perché credo in quello che faccio”, conclude il tecnico del Carpi.

(Segue)

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271414 Ott 2015

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