di Andrea Capello

Roma, 29 set. (LaPresse) – Due medaglie d’oro individuali ai campionati del mondo nei 100 stile libero (2005 e 2007), la gara regina. Filippo Magnini è stato per anni l’icona del nuoto italiano al maschile ed ora, con la saggezza del capitano di mille battaglie, si prepara a vivere a Rio de Janeiro la sua ultima olimpiade con l’obiettivo di mettere la esperienza e la sua voglia di primeggiare al servizio della staffetta 4×100 stile libero azzurra. Il pesarese racconta a LaPresse in occasione del Galà della Federnuoto a Roma le aspettative sue e della fidanzata Federica Pellegrini in vista della stagione alle porte.

Può confermare le voci che vorrebbero la sua compagna Federica Pellegrini intenzionata a proseguire fino ai Giochi di Tokio 2020?

Dovete chiederlo a lei (sorride, ndr). Da quello che dice, dovremmo fermarci entrambi in Brasile a Rio 2016 questa estate.

Può essere Federica Pellegrini la persona giusta per portale la bandiera dell’Italia alla cerimonia di apertura delle prossime Olimpiadi?

Non sono io che devo esprimermi a riguardo ma credo che, nel caso, se lo meriti al cento per cento per quanto fatto vedere nel corso della sua carriera. Io faccio il tifo per lei.

Quali sono i suoi obiettivi per i Giochi di Rio 2016?

Una medaglia sarebbe il sogno nel sogno, contando che sarà la quarta Olimpiade ed avrò 34 anni. Già la scorsa estate ho vinto il bronzo mondiale con la staffetta a 33 anni e non è una cosa da tutti. Mi aspetto un’Olimpiade diversa da tutte le altre.

Si è sempre speso in prima persona nella lotta al doping. Teme a Rio di doversi confrontare con atleti che fanno uso di sostanze proibite?

Ne sono sicuro. Spero che ce ne saranno sempre di meno e che vengano presi tutti, ma pensare che non ce ne siano francamente è impossibile.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata