Intervista di Elena Fois
Torino, 28 ago. (LaPresse) – Nella vita “you never know”. Lo dice così, in inglese, per spiegare quel 110 e lode in Giurisprudenza conquistato pochi mesi fa all’Università degli studi di Roma Tre con una tesi sulla semplificazione amministrativa nei procedimenti autorizzatori in materia ambientale. E allora cosa ci fa Laura Barth – occhi azzurri, capelli castani, appassionata di moda e teatro, l’Asia nel cuore – alla conduzione di JTv? “A tre giorni dalla mia laurea – racconta – mi hanno chiamata da LaPresse per sostenere il provino e così sono venuta a Torino”. Città in cui Laura, qualche anno fa, girò uno spot per la Puma con Gigi Buffon. “Ero in motorino a Bali – dice la neoconduttrice del canale bianconero – quando mi hanno telefonato per darmi la bella notizia. Mi sembrava incredibile, non credevo che LaPresse potesse offrirmi questa opportunità. Così ho deciso di tornare prima per affrontare al meglio questa nuova sfida”. Preparati i bagagli, salita sul primo volo, Laura Barth dall’Indonesia è arrivata nel capoluogo piemontese. “La città mi piace molto – racconta – ha un dimensione del tutto diversa da Roma, è a misura d’uomo. E poi artisticamente è molto attiva, soprattutto a livello teatrale”.
Il palcoscenico, infatti, è uno dei suoi grandi amori. Prima l’accademia di recitazione ‘Il cantiere teatrale’, poi le esperienze nei teatri capitolini con la messa in scena, tra gli altri, di spettacoli liberamente ispirati ai grandi classici di Ovidio e Shakespeare. “Cosa porterò di me a JTv? Sono molto entusiasta di questa nuova avventura – racconta Laura Barth – e spero di poter seguire le orme delle ragazze che mi hanno preceduta (Laura Barriales e Cristina Chiabotto, ndr) portando, però, la mia personalità, grazie all’esperienza nel mondo della moda e agli studi teatrali”.
Raccontare la vita bianconera, è qualcosa che “mi affascina molto, è una buona cosa per scendere – dice ridendo – letteralmente in campo”. Ovviamente tifosa della Juventus, Laura ha seguito, in fatto di fede calcistica, le orme del papà. “La domenica – ricorda – non si poteva uscire e se proprio eravamo costretti a farlo, lui aveva sempre con sé la radiolina. Sono cresciuta con la Juve nel cuore”. Questa avventura, quindi, è un sogno che si avvera anche per lui, così appassionato del grande campione Michel Platini (che ha vestito la maglia bianconera tra il 1982 e il 1987) da trasmettere lo stesso entusiasmo alla figlia.
L’esperienza allo stadio, però, è tutta da costruire. “Sono andata una sola a volta con mio padre, in occasione di Roma-Juventus quindi ora sono pronta per una full immersion”. Nessun timore, assicura, di entrare a far parte di un mondo per tanti aspetti ancora tutto rivolto agli uomini. “Quello del calcio – spiega – è un ambiente così tanto sdoganato che non lo percepisco più come maschilista”.
Laura non è comunque nuova alla conduzione. Ha partecipato a numerosi programmi Rai (da ‘Alle falde del Kilimangiaro a ‘Unomattina’ fino a ‘Cominciamo Bene’ con Fabrizio Frizzi) e ha portato in giro per il mondo la bellezza della cucina italiana con il programma ‘Hearth restaurant’ su Nippon Channel. Un amore, quello per l’Asia, che l’ha seguita per tutta la sua carriera, iniziata quando aveva appena 16 anni. Le copertine di moda, le sfilate, le pubblicità, le campagne promozionali di alcuni fra i marchi più prestigiosi al mondo l’hanno portata fin da giovanissima a viaggiare ovunque. A 19 anni, però, la decisione di iniziare “un serio percorso di studi”. Prima la laurea triennale, poi un master in Diritto dell’ambiente e, infine, la laurea magistrale. “Durante l’università – ammette Laura Barth – sentivo che quella non era la mia strada”, anche perché parallelamente agli studi ha proseguito la carriera di modella. E allora perché – le chiediamo – hai deciso di arrivare fino in fondo? “Perché è sempre bene portare a termine ciò che si fa – dice – e perché nella vita ‘you never know’”, non sai mai quello che può succedere.
Intanto ciò che è appena accaduto le piace: “Ora al centro della mia attenzione c’è JTv, un’esperienza che voglio affrontare con tutto l’entusiasmo possibile”, senza dimenticare, però, quanto fatto finora. “Vorrei continuare a lavorare come modella e attrice”, racconta Laura, che alla moda, dice, deve moltissimo. In ogni caso il suo futuro potrà contare su un principio in cui crede con forza: “Nella vita, se uno si impegna, può portare avanti tante cose. Basta volerlo”.

