Amburgo (Germania), 2 ago. (LaPresse) – Niente impresa per Fabio Fognini nella finale del ‘bet-at-home Open-German Tennis Championships’, torneo Atp in corso sui campi in terra rossa di Amburgo, in Germania. Il 28enne ligure è stato sconfitto in due set (5-7,5-7) da Rafa Nadal, numero uno del tabellone del torneo. Per Fognini, numero 32 del ranking mondiale, l’ultimo atto conquistato ad Amburgo è la seconda finale nel 2015 dopo Rio.

Il match si è giocato ad altissimo livello in due ore e 34 minuti, con l’azzurro che sul 5-4 del secondo parziale ha avuto due set point per allungare la sfida al terzo, ma li ha sprecati. Nei primi quattro game (quello di apertura è durata ben 12 minuti) si sono registrati quattro break, due per parte. Sul 5-5 Fognini si è procurato una palla break delicatissima che Rafa ha annullato con una magistrale smorzata. Il break che ha deciso il set è arrivato sul 6-5 in favore dello spagnolo: alla quarta occasione ha chiuso con una risposta vincente di diritto.

Nel secondo set Nadal ha alzato ancora il livello del suo tennis aumentando il ritmo degli scambi e allungando sul 3-1. Prepotente la reazione dell’azzurro che ha rimontato e superato il rivale andando a servire per il set sul 5-4. Al cambio di campo il ligure ha avuto un’accesa discussione con l’avversario (tutto ricomposto alla fine con una stretta di mano) dopo che si era lamentato con il giudice arbitro segnalando che dall’angolo di Nadal zio Toni parlava troppo dando indicazioni al nipote (non è la prima volta che lo spagnolo viene accusato di coaching). Probabilmente questo diverbio ha distratto e innervosito l’azzurro, che ha sprecato due set point da 40-15. E sul 40-15 è volato sia nell’undicesimo che nel dodicesimo game: li ha però persi entrambi consegnando set e match a Nadal. Alla fine si sono contati 39 vincenti e 60 errori gratuiti per Fognini, che ha praticamente doppiato Rafa in entrambe le statistiche.

Per Nadal, che ad Amburgo rientrava nel circuito dopo la sconfitta rimediata quattro settimane fa dal tedesco Dustin Brown al secondo turno di Wimbledon, era la finale numero 96 in carriera, la quarta in questa stagione dopo quelle di Buenos Aires e Stoccarda (dove poi ha vinto il titolo battendo, rispettivamente, Monaco e Troicki) e quella nel ‘1000’ si Madrid (stoppato da Murray). Salgono a 67 i trofei in bacheca per il maiorchino con il 92% di vittorie nelle sfide sulla terra battuta.

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