Udine, 24 lug. (LaPresse) – “C’è bisogno di adeguare il calcio a quello che è il nuovo mondo gestionale”. Lo ha detto Carlo Tavecchio, presidente della Figc, oggi in visita al cantiere ormai in conclusione del nuovo stadio dell’Udinese. “Dal mio osservatorio che è prima di tutto rivolto ai risultati sportivi, non trascuro il resto”, ha commentato ai microfoni di Udinese Channel il numero uno del calcio, interpellato sulla necessità delle riforme da adottare al movimento. “Se non si cura la parte agonistica non si ottengono risultati amministrativi e viceversa. L’Udinese rappresenta un grande mix di tutto questo”.

“La mia figura di presidente continuamente soggetta ad attacchi? L’adeguatezza o meno di Tavecchio è argomento di discussione di tanti, ma io ho sempre lavorato con i fatti”, ha osservato il presidente della Figc. “E i fatti contano molto più delle parole. In un paese dove contano di più le parole, noi facciamo i fatti”. Quindi un elogio all’Udinese: “La società ha sempre avuto un’organizzazione con filosofia europea e di grande espansione, e i risultati sono evidenti non solo sul territorio ma anche all’estero. Qualche giorno fa ho parlato di un sistema calcio che rischia di fallire e che al momento ha soltanto 5 squadre economicamente sane. L’Udinese rientra tra queste”.

“Sono venuto qui in Friuli per organizzare il centro di formazione federale – ha aggiunto Tavecchio – e non potevo non venire a visitare questo impianto che diventerà uno degli stadi migliori d’Italia, anche per delle scelte cromatiche che trovo particolarmente simpatiche (riferendosi alle poltroncine ndr). Oggi ho visto con piacere un cantiere vero dove tutte le maestranze lavorano alacremente e credo sia il biglietto da visita per questa città e per questa società”.

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