Kazan (Russia), 23 lug. (LaPresse) – “Il nostro obiettivo è conquistare più pass olimpici possibili fin d’ora“. Così Giorgio Cagnotto, ct della nazionale azzurra di tuffi, traccia la strada alla vigilia dell’inizio dei Mondiali di nuoto, sincro, tuffi, pallanuoto e nuoto di fondo a Kazan. “Il campionato mondiale che precede l’Olimpiade è sempre il più difficile – ha spiegato – perchè tutti vogliono la qualificazione ai Giochi Olimpici e schierano formazioni al completo che l’anno prossimo si giocheranno le medaglie a Rio“. “In generale entrare in finale sarà difficile – ha aggiunto Cagnotto – perchè il lotto dei partecipanti è numeroso e, considerando che da tre metri sono iscritti 64 atleti alle eliminatorie che hanno passato determinate selezioni, si può dire che almeno i primi venti sono molto forti. Le possibilità di medaglia ci sono nel sincro femminile”.
Sui singoli: “Francesca Dallapè quest’anno ha gareggiato bene anche nella gara individuale e Tania Cagnotto viene da un europeo dove ha dimostrato che alla sua età può ancora esprimersi ad altissimi livelli. Per Tania c’è sempre il brutto ricordo di Londra che ci ha insegnato in senso positivo e negativo. Lei si è riscattata facendo gare di buon livello ed è consapevole di tutto quello che ha fatto”. “Rimane questa piccola macchia olimpica: a Rio – ha garantito il ct azzurro – andremo sereni e felici consapevoli che ci sono quattro anni in più rispetto a Londra, l’età avanza e le avversarie aumentano”. “In questo periodo – ha proseguito – siamo riusciti a lavorare molto sulla forza e, insieme ad Oscar Bertone, abbiamo perfezionato dettagli tecnici importanti che hanno portato a discreti vantaggi soprattutto sul triplo e mezzo avanti e nel doppio e mezzo ritornato che un po’ la facevano dannare. Abbiamo cambiato un’impugnatura sulla carpiatura che ora le dà maggiore forza sull’avambraccio e le consente una carpiatura più stretta aumentando la velocità di esecuzione e una migliore entrata in acqua”.
Rispetto a Barcellona 2013 ecco la novità dei tuffi misti: “Il team event e sincro misto li consideriamo un gradino sotto rispetto alle specialità olimpiche. La Fina – ha continuato Cagnotto – ci ha invitato a provare queste discipline che potrebbero diventare olimpiche visto che soprattutto il sincro ha avuto un grande successo televisivo. Noi ci proviamo però – ha sottolineato – purtroppo Verzotto, che dovrebbe fare il sincro misto con Tania da tre metri e con la Batki dalla piattaforma, ha un problema al polso e bisognerà valutare la sua condizione nei prossimi giorni. Nel team event si tufferanno Benedetti dai 3 metri e ancora la Batki dalla piattaforma. Penso che Noemi, dopo la Cagnotto e il sincro, sia quella che abbia nelle gambe e nella testa la possibilità di qualificazione olimpica. L’esordio sarà con Tocci e Chiarabini da un metro. Per Chiarabini, che ha abbandonato definitivamente la piattaforma, è un ritorno dopo alti e bassi: lui ha cambiato struttura fisica e ora è un classico trampolinista e se sceglie la strada giusta in futuro ha potenzialità molto importanti. Tocci è diverso fisicamente ma è giovane ed ha un buon futuro; lo stesso vale per Rinaldi da tre metri che ha meritato nelle prove di selezione, insieme a Benedetti che potrà far valere la sua grande esperienza”. “Dopo il mondiale – ha concluso Cagnotto – avremo il Quattro Nazioni a Torino e il Trofeo di Natale dove decideremo gli atleti che si giocheranno le ultime chances olimpiche alla coppa del mondo di febbraio a Rio de Janeiro”.
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