Cali (Colombia), 19 lug. (LaPresse) – Prima medaglia italiana ai Mondiali di Cali ed è un oro: il capolista stagionale dell’alto Stefano Sottile conferma la sua leadership sulla pedana del ‘Pascual Guerrero’ al termine del duello con l’ucraino Nikitin. Sedici salti nella progressione del ragazzo di Borgosesia, che ha rischiato di perdere il podio a 2.14 e ha riagguantato un bronzo virtuale solo a 2.16 (entrambe le misure superate al terzo tentativo). Solo a 2.22, l’azzurro ha avuto la certezza dell’oro: è il secondo titolo per l’Italia nella storia della manifestazione, dopo quello di Alessia Trost, sempre nell’alto a Bressanone 2009. “Ancora non mi rendo bene conto di quello che è sucesso – il commento dell’azzurrino Sottile -. So solo che adesso dentro di me c’è una gioia immensa. La gara non era partita nel migliore dei modi. Fino a 2.16 non riuscivo a saltare come so fare di solito. Poi grazie anche all’incitamento fortissimo dei miei compagni di squadra mi sono sbloccato. Dedico questa vittoria alla mia allenatrice Valeria Musso”.

Bene anche gli altri italiani impegnati ai mondiali in Colombia: Ilaria Verderio è giunta quarta in una super-finale dei 400hs: per la brianzola un 57.75 che toglie dopo 22 anni il primato allieve a Virna De Angeli (58.04), ma il podio è rimasto a 28/100 di distanza. La mantovana Chiara Bertuzzi nella finale del triplo, ottava con il nuovo PB di 12.79 (settima di sempre), mentre tra le prime otto arriva anche l’abruzzese Alessia Beneduce (58.36 nella finale del martello). Nella giornata di chiusura, con Marta Zenoni in caccia dell’oro degli 800, sarà in pista un’altra bergamasca allenata da Saro Naso: è Alessia Pavese, quinto tempo nelle semifinali dei 200m con 23.89 (+0.6), a 6/100 dalla MPN di Vincenza Calì.

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