Dortmund (Germania), 16 mar. (LaPresse) – “E’ un luogo speciale che si nutre di momenti straordinari. È probabilmente la cosa più bella del club. Io sono qui da parecchio tempo, ma ogni volta che metto un piede sul terreno di gioco mi viene la pelle d’oca”. In un’intervista rilasciata al sito ufficiale della Uefa il tecnico del Borussia Dortmund Jurgen Klopp avverte la Juventus in vista della gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, che si disputerà proprio al Signal Iduna Park, dove i gialloneri hanno vinto 12 delle ultime 15 partite di Champions League. “Non so se sarà emozionante fino alla fine, ma se ci sarà tensione, vuol dire che saremo ancora in gioco – ha proseguito l’allenatore tedesco parlando della sfida con i bianconeri – E questo potrebbe essere positivo”.

In merito alle difficoltà incontrate nella prima parte di stagione, Klopp ha ammesso che “una cosa è mettere in dubbio se stessi, un’altra il sistema di gioco. Non è così rigido come sembra: ai giocatori non dico di regalare la palla agli avversari così da vincere in rimonta, non avrebbe senso – ha sottolineato – Anche nella prima parte della stagione abbiamo disputato buone partite e abbiamo acquisito maggiore fiducia vincendo le gare di Champions League. Non siamo come un gatto in mezzo alla strada abbagliato dai fari della macchina: non stiamo mai immobili, impauriti, con le mani in mano”. Ripercorrendo la sua esperienza a Dortmund, l’allenatore tedesco pensa di essere cresciuto. “Esteticamente purtroppo non c’è dubbio, sono invecchiato drammaticamente. Ma questo fa parte della vita – ha ammesso – Ho guardato migliaia di partite, non solo quelle in cui ero coinvolto. Questo ha fatto di me un allenatore migliore e noi (lo staff tecnico, ndr) siamo sicuramente cresciuti”.

Klopp ha parlato poi dell’importanza di avere in rosa due giocatori come Reus e Kagawa. “E’ importante quanto basta e lo si intuisce dal prolungamento del suo contratto – ha sottolineato a proposito del tedesco – Con giocatori di questo calibro e con la nostra storia, si potrebbe pensare che uno come lui avrebbe cambiato aria a un certo punto della carriera. Ma anche se tutto il mondo lo voleva, lui ha sempre detto: ‘Io resto qui’. Penso sia un gesto straordinario a una così giovane età. Non è una cosa da tutti i giorni. Ecco perché ritengo sia un giocatore fantastico e un grande uomo. Kagawa? E’ un giocatore che si muove molto bene nelle zone più difficili del campo, è in grado di giocare tra le linee. Usando una metafora, è come una salsiccia in un sandwich, perché i giocatori arrivano da tutte le parti”, ha concluso Klopp.

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