Torino, 11 feb. (LaPresse) – “C’è una bellissima atmosfera, con molto rispetto e considerazione per la candidatura italiana”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ai microfoni di Sky Sport, dopo la riunione con i funzionari del Cio a Losanna sulla candidatura olimpica di Roma 2024 alla presenza del neo presidente del comitato organizzatore Luca di Montezemolo. “Siamo entrati nel merito di tanti aspetti che possono caratterizzare la nostra candidatura e abbiamo voluto sottolinearli”, ha aggiunto Malagò che era accompagnato anche dal segretario generale Roberto Fabbricini e dal vice Carlo Mornati.

“Adesso si torna a casa e faremo il punto della situazione con chi di dovere: gli Enti locali, l’amministrazione e con il Governo. Ci sono veramente tante idee che sono venute fuori – ha spiegato Malagò – anche nuove, interessanti e stimolanti. Secondo me è una grandissima opportunità per fare qualcosa di buono per il nostro paese e onestamente, anche in termini di opportunità di sviluppo e di lavoro, e paradossalmente anche di poco costo”, ha concluso Malagò.

E’ durato quasi un’ora l’incontro avvenuto all’aeroporto di Ginevra fra il presidente del Cio, Thomas Bach, e la delegazione del Coni guidata dal presidente Giovanni Malagò e dal neo incaricato presidente del comitato promotore della candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2024, Luca Cordero di Montezemolo. Il summit si è tenuto in una sala addobbata con la bandiera del Cio e quella dell’Italia e, a quanto si apprende, si è svolto in un clima amichevole ed ha avuto un esito molto positivo. Bach ha rimarcato come Roma abbia la possibilità di utilizzare 6-7 impianti che già furono protagonisti dei Giochi nell’edizione del 1960 invitando la delegazione italiana a trovare 2-3 ‘iconic venue’ (ovvero zone simbolo della Città Eterna, ndr) dove far disputare alcune competizioni come la maratona piuttosto che la marcia o le gare di ciclismo su strada.

Montezemolo, dal canto suo, ha ribadito al presidente del Cio la grande unità di intenti con il governo e le autorità locali nel portare avanti la candidatura e la volontà di farlo con assoluta trasparenza. Riguardo al consenso popolare sull’eventuale disputa della manifestazione in Italia il numero uno del Cio ha suggerito alla delegazione italiana di non puntare al 100% dei consensi ma di coltivare le persone che sono a favore cercando di farne crescere il numero il più possibile.

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