Milano, 2 gen. (LaPresse) – “Se andiamo indietro nella storia i tedeschi nell’Inter sono sempre stati importanti e hanno fatto benissimo. Se arrivasse, sarebbe un buon biglietto da visita”. Roberto Mancini, allenatore dell’Inter, ‘promuove’ il possibile approdo in nerazzurro di Lukas Podolski. “Come giocatore lo conosco abbastanza bene, sa fare diversi ruoli, è mancino, calcia benissimo, è campione del mondo”, spiega il tecnico ospite degli studi di Inter Channel. “Ha giocato nel Bayern e nell’Arsenal, ha grande esperienza e qualità”.
Uno sguardo sulla situazione del calcio internazionale: “Le squadre che spendono – dice – sono poche, sono quelle che incassano tanto. Speriamo che le cose migliorino, non vorrei fosse come in Europa che a forza di non spendere è in recessione”. Mancini si proietta alla grande sfida del 6 gennaio contro la Juventus: “E’ una classica del calcio italiano, è normale che sia sentita. La Juve è prima e ha vinto gli ultimi 3 scudetti quindi parte avvantaggiata, ma può accadere di tutto”. Il tecnico torna poi sulla sua scelta di sedersi nuovamente sulla panchina nerazzurra: “Il problema è che tornare dove si è fatto bene è rischioso, perché potresti rovinare quanto di buono hai fatto in passato. Però è una bella sfida, me l’ha fatto fare l’affetto e l’amore che ho per l’Inter. In quattro anni per forza ti affezioni. La sfida è abbastanza difficile, ho pensato ci provo perché sono ancora giovane…”.
“Non era mia intenzione tornare in Italia, c’erano altre situazioni che però non sono andate avanti”, sottolinea il tecnico. “Quando ho ricevuto la chiamata? Ci ho pensato un po’”, aggiunge Mancini. “L’istinto era quello di non tornare, ma era difficile dire di no all’Inter”.
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