Milano, 28 dic. (LaPresse) – “Sono convinto che tra tre anni avremo sei nuovi stadi”. A dirlo è il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi, ospite negli studi di Sky Sport al termine della 21/a giornata di campionato, in merito alla costruzione di nuovi impianti nel torneo cadetto. “Le società coinvolte sono Varese, Livorno, Lanciano, Pescara, Frosinone, Avellino e ci sta lavorando anche il Carpi – ha rivelato il numero uno della Lega Serie B – Ci sono stadi con 50-60 anni, fatti in epoca in cui non c’era la tecnologia e con la pista d’atletica. Dobbiamo svegliarci, mi sono impegnato a ristrutturarne almeno sei nei prossimi tre anni, è un impegno che ci siamo assunti. I fondi? Le risorse devono venire dal mercato, devono finanziarsi da soli, non esiste un finanziamento pubblico ma c’è con la nuova legge un accompagnamento nelle procedure che dà certezze nelle tempistiche”. Abodi ha aggiunto che “siamo rimasti prigionieri in questi decenni di errori e burocrazia che non hanno agevolato – ha ammesso – Siamo convinti che con la capacità, la volontà e la determinazione possiamo riuscirci”.

In merito ai tagli alla Lega annunciati dal presidente della Figc Carlo Tavecchio, Abodi ha sottolineato che “lo sapevamo, quando un bilancio è pesantemente intaccato dal taglio dei contributi del Coni è evidente che tutti devono fare un passo indietro dal punto di vista delle contribuzioni – ha spiegato il presidente della Lega Serie B – La Federazione coinvolge tutti salvo la Serie A, che è un contribuente del sistema con la mutualità. Dovremo farne a meno e aumentare la capacità di produrre reddito autonomamente”. Parlando invece dell’incremento del pubblico sugli spalti alla vigilia di Natale rispetto al turno dell’anno scorso, Abodi ha ammesso che “vedere questa crescita è incoraggiante anche se c’è tantissimo da fare e c’è la necessità di venire incontro alle esigenze dei tifosi – ha evidenziato il numero uno della Lega cadetta – Noi cerchiamo di farlo, non sempre ci riusciamo. E’ evidente che in questo processo si passa da stadi nuovi, campionati credibili, conti in ordine e capacità di produrre uno spettacolo che comunque attragga la gente”.

Per Abodi la Serie B “deve ripartire dal tema sportivo, la nostra caratterizzazione è di essere il campionato degli italiani” e “attraverso i giovani essere incubatori di talenti”. Senza dimenticare il pubblico. “Il tema dei temi è la vicinanza alla gente, senza di loro non siamo quasi niente”, ha ammesso il presidente della Lega Serie B, che in chiusura si è espresso in merito alla riforma dei campionati. “Torneo a 20? La nostra volontà non manca, ma le riforme non si fanno da soli bensì insieme alle altre Lega. Mi sembra ci siano le condizioni per affrontare questo grande tema con la Lega Pro e la Serie A”.

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