Milano, 16 dic. (LaPresse) – Il ct della Nazionale italiana Antonio Conte ha avuto buone risposte al termine dell’incontro avuto questa mattina a Milano nella sede della Lega Calcio di Via Rosellini con i tecnici della Serie A. Uno dei temi caldi era quello legato alla possibilità di svolgere degli stage. “Parlare di qualche stage mi sembra esagerato. Eventualmente le date che potrebbero essere appetibili sono il 9, 10 e 11 febbraio – ha rivelato l’ex allenatore della Juventus in conferenza stampa – Ma va vagliata da chi deve decidere”. Durante l’incontro si è parlato anche della “possibilità di anticipare l’inizio del prossimo campionato, cosa indispensabile in vista dell’Europeo”, ha spiegato Conte aggiungendo “la possibilità quando il 31 maggio finirà il campionato, di vedere a metà settimana i giocatori per 2-3 giorni – ha sottolineato – per poi riconvocarli lunedì visto che il 12 giugno giochiamo con la Croazia e altrimenti qualcuno rischia di non allenarsi per 8 giorni”.
L’ex allenatore della Juventus ha poi smentito categoricamente la possibilità di fare un passo indietro. “Io ho preso un impegno con persone che mi hanno cercato in maniera entusiasta, come il presidente Tavecchio, e con i tifosi italiani. Questo impegno mi responsabilizza ed è talmente grande che escluso a priori questa evenienza”, ha spiegato Conte, definendo “illazioni” le indiscrezioni di stampa dopo il suo sfogo al termine dell’amichevole contro l’Albania di Genova sulla situazione del calcio italiano. Per il ct dalla Nazionale le defezioni di Roma, Napoli e Empoli alla riunione con gli allenatori della Serie A non è un problema. “Ero stato avvertito in anticipo – ha detto – v’è stato chi mi ha chiamato o mi ha inviato un messaggio”. Quanto all’incontro di oggi è stato utile per instaurare un “rapporto più continuo e diretto con allenatori e preparatori e confrontarsi sulla eventuale presenza di problemi o fastidi, trovando una soluzione” e auspica che “da qui in avanti possa diventare un appuntamento istituzionale”. In chiusura Conte ha risposto a distanza al presidente della Juventus Andrea Agnelli, che ieri sera nel corso del Gran Galà dell’Aic l’aveva definito “un po’ permaloso”. “Il presidente della Juventus è stato fin troppo buono, perchè sono molto permaloso”, ha ammesso il ct degli azzurri.
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