Milano, 17 nov. (LaPresse) – La polizia ha arrestato 16 tifosi croati per il lancio di petardi e fumogeni che ha causato la doppia interruzione della partita di qualificazione a Euro 2016 tra Italia e Croazia a San Siro. I momenti più concitati ci sono stati nel secondo tempo, quando l’arbitro olandese Kuipers ha fermato il gioco per una decina di minuti con le due squadre ferme a bordo campo. C’è stato anche quello che sembrava un principio di incendio sugli spalti, mentre la polizia in assetto antisommossa caricava i supporter croati per riportare l’ordine. Al termine della partita, il ct della Croazia Niko Kovac, che in campo aveva invitato i propri tifosi a calmarsi, si è scusato a nome del suo popolo: “Questo non è calcio. Questa non è una immagine onorevole del nostro paese e della nostra gente”.

“Siamo in buona compagnia sul tema delle cattive abitudini e dei comportamenti incomprensibili. E’ stata una partita normale, tutto stava andando nel verso giusto, compreso il punteggio”, ha detto Giovanni Malagò, presidente del Coni, a margine della premio Facchetti nella sede della Gazzetta dello Sport a Milano. “Posso capire, paradossalmente, che qualcuno sbagli, ma continuare a farlo anche dopo il warning in croato, fa capire che c’è della gente con cui non si riesce a ragionare”, ha aggiunto.

“Sono andato via quando c’è stato il lancio di razzi, non mi andava di rimanere. E’ chiaro che purtroppo, essendo palese una responsabilità oggettiva della federazione croata, ma bisogna capire bene, come mai ci fosse la possibilità di lanciare questi razzi in campo, una cosa che fa riflettere”, ha detto ancora Malagò. “Presumo che chi ha la gestione e responsabilità dell’organizzazione, debba fare tesoro di questa vicenda”, ha concluso Malagò.

“Criticare è facile, difficile è fare. Non mi sento di muovere critiche”, ha detto invece l’a.d. del Milan Adriano Galliani commentando gli incidenti di ieri sera sempre a margine della consegna a Francesco Totti del ‘Premio Facchetti’. “Come è possibile? Non lo so, sono domande da rivolgere alla Polizia, a chi controlla l’ordine pubblico e fa fatica a mantenerlo – ha aggiunto Galliani – è stato molto brutto, anche perché in campo non c’è stato un solo episodio contestato, era una partita tranquilla. Il 98% delle persone allo stadio sono tranquillissime”.

“Quello che è successo ieri sera centra pochissimo con lo sport , è una pagina nera, fortunatamente i nostri tifosi sono esclusi, auspico che l’Uefa prenda dei provvedimenti molto duri”, ha detto a sua volta Giuseppe Marotta, amministratore delegato della Juventus a margine della premiazione del Premio Giacinto Facchetti in corso presso la sede di Rcs a Milano.

“I controlli ai varchi li fanno gli steward e noi verifichiamo che lo facciano in modo corretto. Gli spettatori vengono controllati ma non possiamo fare delle perquisizioni personali quando ci sono migliaia di persone e in alcuni casi ci vorrebbe poi l’autorizzazione dell’autorità giduziaria”, ha spiegato Luigi Savina, Questore d Milano, a proposito dei fatti di ieri sera durante Italia-Croazia a San Siro. “Poi vanno controllati tutti, non solo i croati. C’è un accordo tra tofoserie croate e italiane, per cui è possibile che qualche italiano abbia portato dentro petardi da consegnare ai tifosi croati”, ha aggiunto ai microfoni di SportMediaset.

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