Torino, 10 nov. (LaPresse) – Il ritorno in Nazionale di Mario Balotelli inevitabilmente è l’argomento calcistico del giorno. “Conte avrà i suoi motivi per richiamare Balotelli in Nazionale. Io non lo capisco. Avere in casa un giocatore come lui è come avere un granchio attaccato ai c… Non è un campione. Se fosse stato bianco e coi capelli castani magari neanche se ne parlerebbe. E’ ingestibile e quel che fa non ha niente a che vedere col calcio. Non è un atleta, non conosce cosa sia il sacrificio e non basta il talento. Evidentemente Conte pensa di poterlo rimettere a posto”, ha detto Aldo Agroppi ospite questa mattina ai microfoni dell’emittente umbra Radio Onda Libera
“Probabilmente pensa che in giro non ci siano grandi giocatori. Zaza è una sorpresa dopo aver fatto qualche gol, mentre Immobile fa fatica in Germania e lo temevo. Conte crede molto in se stesso, pensavo che potesse dare una certa continuità al progetto avviato ed evidentemente pensa di poter rimettere a posto Balotelli”, ha aggiunto.
Di tenore decisamente diverso le parole di Gianfranco Zola. “Mario non sta attraversando il suo momento migliore, anche perchè il Liverpool sta attraversando un periodo complicato. Mario credo che dimostrerà il suo valore e tornerà ad essere utile anche alla Nazionale”, ha detto ai microfoni di Radio Anch’Io sport su RadioUno. “Per Mario vale il discorso che molte volte si è fatto in passato per Cassano: grande qualità ma deve imparare a gestire meglio le sue capacità in tutti i momenti anche quelli di difficoltà”, ha aggiunto l’ex attaccante di Napoli e Chelsea.
Parlando delle difficoltà del calcio italiano, Zola ha ricordato: “Fino agli anni ’90 abbiamo sempre prodotto giocatori di qualità in attacco, ora questo non avviene. Ogni nazione attraversa alti a bassi, ma l’attenzione dei nostri tecnici dovrebbe concentrarsi proprios u questo, come mai non riusciamo a produrre giocatori di livello mondiale in certe posizioni”. Difficoltà che trovano anche gli italiani che vanno all’estero: “In questo momento il livello nei campionati stranieri è più alto e anche giocatori come Cerci, Balotelli e Immobile devono adattarsi”.
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