Roma, 2 ott. (LaPresse) – “Si tratta di una decisione inaspettata che ci trova ovviamente non in sintonia con la strategia e soprattutto per la tempistica e la mancata consultazione, questo è il problema. Dalla mattina alla sera si può impostare un ragionamento che poteva essere quantomeno discusso. A livello di Figc non ci sono stati contatti con il governo però il Parlamento mi pare che da ieri sia stato investito dalla questione e sono in aula adesso a ritoccare il decreto”. Così il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, a margine della presentazione del torneo di calcio giovanile ‘Karol Wojtyla’ parla dell’emendamento al decreto stadi con il quale il governo intende introdurre un contributo dei club al pagamento dei costi della sicurezza in occasione degli eventi sportivi. “I club minacciano la serrata? Mi sembra prematuro parlarne. Bisogna valutare con attenzione queste riflessioni – aggiunge – Ovviamente non possono essere contenti.

“I club hanno già fatto i tornelli, hanno sistemato gli stadi, hanno messo gli steward – argomenta il numero uno della Figc – e poi il problema è che all’esterno dello stadio la polizia fa ordine pubblico ma bisogna anche considerare questi oneri che hanno sostenuto le società e gli enti locali”. A chi gli chiede se ci possano essere possibilità di modifiche al decreto prima della sua trasformazione in legge Tavecchio risponde che: “intanto il provvedimento deve diventare definitivo, ora è ancora in itinere anche se i tempi sono molto brevi. E’ un’operazione molto pratica da parte del governo”.

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