Monza, 3 set. (LaPresse) – Prima del Gran Premio d’Italia a Monza, Fernando Alonso è stato a Maranello, dove ha incontrato il presidente, Luca di Montezemolo, i vertici della scuderia e ha fatto il punto con gli ingegneri. Prima di partire per la storica pista immersa nel verde del Parco reale, il pilota spagnolo della Scuderia Ferrari ha però accettato di rispondere anche alle domha fatto il punto sul momento della Ferrari e sulle tante voci sul suo futuro a Maranello. A Monza ‘sicuramente dobbiamo fare la miglior gara dell’anno davanti al nostro pubblico. Sappiamo quanto è forte l’esperienza di salire sul podio a Monza e vedere tutta la gente sul rettilineo. Ho avuto la fortuna in questi ultimi quattro anni con la Ferrari di salire quattro volte sul podio e sarebbe fantastico poter fare cinquina. So che è un obiettivo molto ottimistico perché purtroppo quest’anno non siamo frequentemente sul podio. Dobbiamo essere realisti e sapere che sarà una gara ancora in difesa e in salita, ma tutto può succedere’. Alonso ammette che è un po’ frustrante arrivare a Monza a questo punto della stagione essendo così indietro, dovendo puntare si e no al podio. ‘Si, certo. Sicuramente questo è l’anno più difficile per me nei cinque da ferrarista – ha detto – quello in cui arriviamo a Monza con più difficoltà e con un’idea di gara che non è perfettamente chiara nella nostra testa. Negli altri anni lottavi per il titolo o per un podio chiaramente alla portata o magari per una vittoria. Quest’anno invece è tutto molto più in aria, non c’è alcuna certezza sulle possibilità che avremo. Questa situazione può essere definita frustrante, può essere definita triste o semplicemente realtà. È da undici gare che lottiamo per risolvere la situazione e per renderci più competitivi e penso che lo abbiamo fatto. Direi che i progressi sono anche visibili perché nelle ultime tre o quattro gare siamo diventati più competitivi: in Ungheria abbiamo centrato il podio, a Spa-Francorchamps lo abbiamo sfiorato, e anche ad Hockenheim e a Silverstone non siamo andati male. Quindi nelle ultime gare siamo in recupero e abbiamo delle sensazioni migliori. Questo, certo, non basta, perché tutti migliorano e soprattutto le Mercedes, che sono le dominatrici della stagione, visto che se a inizio anno eravamo a due secondi da loro ora comunque siamo ancora ad 1.6 o 1.4 e quindi i miglioramenti fatti sicuramente non sono ancora sufficienti’.

I miglioramenti nel corso di quest’anno sono importanti anche in ottica futura: ‘Tutto aiuta, non solo noi piloti ma anche tutta la gente in fabbrica che lavora giorno e notte. Se si vedono dei miglioramenti, anche queste persone vengono in ufficio ogni mattina alle 8 con sensazioni diverse, per questo credo che tutti questi miglioramenti stiano aiutando. È positivo vedere che, a differenza degli altri anni, almeno c’è la correlazione aerodinamica tra pista e galleria del vento. Tutto quello che viene montato sulla macchina dà i risultati che ci aspettiamo. C’è il punto interrogativo della power unit sulla quale, dal momento che è congelata, non ci è consentito di toccare niente e quindi l’inferiorità che ci caratterizza dalla prima gara è più o meno la stessa di oggi. Per l’anno prossimo tutti i cambiamenti che si possono fare al motore rimangono un punto interrogativo: li possiamo fare noi e li possono fare altri, cercheremo di essere un po’ più bravi degli altri’. E proprio dalla nuova power unit del 2015, Alonso si aspetta ‘di avere una vettura al vertice e che ci permetta di lottare per il campionato del mondo che è quello che l’ambiente si aspetta da noi e si aspetta dalla Ferrari. Certo è che il gap che dobbiamo ridurre questo inverno è molto di più che negli altri inverni perché è di circa un secondo e mezzo. Non so se questo è possibile farlo in sei mesi, è una bella sfida per tutta la squadra perché penso che abbiamo le capacità, abbiamo le strutture e abbiamo le strutture, quindi tocca solo a noi lavorare duramente’.

Un Alonso che non si sbilancia su cosa accadrà il prossimo anno: ‘In tutti i progetti ci sono cose interessanti. Giunti a questo punto dell’anno, abbiamo scoperto i punti deboli della vettura attuale, sappiamo quali sono le cose che non vanno bene e quali sono quelle che ci hanno messo in difficoltà per tutta la stagione. Molti problemi dunque saranno risolti per l’anno successivo. Con il cambiamento radicale di regole del 2014 si sono osservate varie filosofie costruttive e di sviluppo da parte dei tre motoristi ma anche da parte dei vari costruttori sotto il profilo dell’aerodinamica. Forse chi sta vincendo adesso, con il senno di poi, ha fatto scelte diverse dalle nostre che si sono rivelate migliori. È ovvio che le aspettative per l’anno prossimo sono di migliorare tanto’. Alla domanda sul suo futuro in Ferrari, lo spagnolo ha replicato: ‘Credo che dall’estate scorsa ci siano state notizie e rumors quasi continui e quindi è da un anno che si va avanti così. Non è una cosa bella, perché crea un po’ di stress e toglie serenità sia a me che ai tifosi che alla gente della squadra. Sono orgoglioso che ci sia qualche squadra che dice che vorrebbe avermi perché evidentemente apprezza il mio lavoro, però a proposito è da un anno che io dico di voler continuare in Ferrari e di voler prolungare il contratto. Quella era la mia volontà, io lo ripeto ogni quindici giorni, al termine di ogni gara eppure non viene mai detto, anzi si tende a dire il contrario. Discorsi relativi alle altre squadre non sono mai usciti dalla mia bocca, invece è accaduto sempre il contrario’. Sul rinnovo, ha ribadito: ‘Io ho un contratto per altri due anni e come dico sempre a proposito dei rumors e per mantenere la serenità, la mia volontà è di continuare per gli anni che sono necessari. Vediamo se questo si può fare ma per i prossimi due anni almeno non c’è problema’.

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