Milano, 2 set. (LaPresse) – “Bonaventura è stata una delle cose più anomale di mercato della mia vita”. Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, descrive così il trasferimento del centrocampista, ingaggiato dai rossoneri ieri nelle ultime ore di mercato. “Eravamo convinti dello scambio Biabiany-Zaccardo. Poi mi è venuta quest’idea e fortunatamente in quel momento c’erano il presidente dell’Atalanta, l’agente di Bonaventura e il ragazzo per chiudere tutto”, ha spiegato il dirigente nel corso della conferenza stampa di presentazione di Fernando Torres. “Abbiamo analizzato i suoi dati e poi è venuto qui, prima che potesse andare dall’altra parte di Milano”, ha aggiunto Galliani con riferimento all’interesse dell’Inter per il giocatore. “L’operazione più difficile è stata Van Ginkel perchè resisteva al nostro corteggiamento”, ha svelato ancora l’ad rossonero. “Gli avevamo dato un ultimatum, ma poi vedendo che non mollava l’abbiamo ritirato. Alla fine ha deciso di venire da noi. E’ un talento grandissimo secondo me e secondo Arrigo Sacchi. Lui arriva al Chelsea dal Vitesse, parte titolare e si fa male. Dopo un infortunio così, forse ha pensato che era meglio venire qui. Poi – ha spiegato ancora – De Jong e Torres hanno insistito con lui e alla fine ha detto di si”. “E’ stato un mercato con tante operazioni. Sono entrati 11 giocatori e ne sono usciti 14”, ha analizzato Galliani. “Forse il mercato con il maggior numero di cambiamente. Quando le cose non vanno benissimo l’anno precedente, qualcosa bisognava fosse fatto”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata