Roma, 18 ago. (LaPresse) – E’ un Carlo Tavecchio disteso e determinato quello sceso nella sala conferenze di via Allegri dopo il primo Consiglio federale da presidente della Figc. Il nuovo numero 1 della Figc ha subito fatto il punto sulla nomina di Antonio Conte a nuovo commissario tecnico. “Vorrei rispondere domani, dopo che ho firmato il contratto con Conte che non è ancora firmato. Abbiamo una stretta di mano, un gentleman agreement ma per le valutazioni dobbiamo aspettare domani”, ha esordito Tavecchio in conferenza stampa. “Antonio Conte è uno shock”, ha detto ancora Tavecchio. “Uno shock positivo, eh”, ha poi precisato.

Conte è intanto arrivato questo pomeriggio a Roma, il futuro ct della Nazionale si trova al Grand Hotel Parco dei Principi dove domani alle 11.30 è in programma la conferenza stampa di presentazione. Il neo commissario tecnico azzurro è in compagnia del suo legale di fiducia Antonio De Rensis e questa sera dovrebbe incontrare a cena anche il presidente della federazione Carlo Tavecchio.

Poi Tavecchio è tornato a difendersi dalle accuse di razzismo per la sua frase sugli extracomunitari durante il discorso in cui ha annunciato la sua candidatura. “Ho tre figli in adozione” in Africa, “ho fatto una cooperativa del pomodoro. La mia coscienza è tranquilla, io non ho mai pensato di offendere nessuno. Volevo solo difendere il nostro sistema giovanile professionista. Dite che partirò con l’handicap? Io non potrei neanche dirlo, ma sì.. e cercherò di ribaltarlo”, ha ribadito il presidente della Figc. “Le parole sono state sbagliate e ho chiesto scusa – ha aggiunto – ma contano i fatti”.

Tavecchio ha poi smentito le voci di dissapori con con il presidente del Coni Giovanni Malagò: “Non mi risultano attriti con Malagò. Non vedo atteggiamenti ostili da parte del Coni con il quale abbiamo rapporti amichevoli, non dimenticando che noi siamo la Federazione più importante”. Per quanto riguarda la scelta del team manager della Nazionale, invece, “ci sono una schiera di nomi” tra gli ex campioni della Nazionale. “Essendo io attempatello, vorrei scegliere nella rosa degli ’82”, ha spiegato Tavecchio.

Il consiglio federale della Figc ha approvato la modifica della norma sulla discriminazione territoriale che andrà immediatamente in vigore. Si è intervenuti sui testi dell’art. 11 e 12 del Codice di giustizia sportiva. Non costituisce più un comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, quella condotta che era da considerarsi, direttamente o indirettamente, di “origine territoriale” (ex art. 11). In più, “l’offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale” viene cancellata dall’art. 12 (prevenzione di fatti violenti) come causa di responsabilità oggettiva delle società. La modifica, ha spiegato il presidente Figc Carlo Taevecchio, è stata fatta “per evitare provvedimenti drastici come la chiusura delle curve” e cercare di intervenire “in modo più ponderato”.

È stato poi nominato il nuovo comitato di presidenza della Figc. Ne fanno parte insieme al presidente Tavecchio, il vicepresidente vicario Maurizio Beretta, i consiglieri Claudio Lotito, Alberto Mambelli e Renzo Ulivieri. Al consigliere Lotito è stata assegnata, su proposta del presidente, fino a dicembre 2016, la delega per le proposte di riforma dell’assetto normativo della Figc ai sensi dell’art. 27 dello Statuto.

Infine sul tema della lotta al razzismo e a ogni forma di discriminazione, su proposta del presidente della Figc Carlo Tavecchio, è stato assegnato a Fiona May l’incarico di coordinare una commissione specifica che rafforzi l’impegno e l’iniziativa della Federazione su queste problematiche. È quanto comunica la Figc.

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