Mangaratiba (Brasile), 16 giug. (LaPresse) – “Con Prandelli ci siamo abbracciati. Era una partita da tripla, una vittoria contro l’Inghilterra è sempre una grande soddisfazione. E’ un paese calcistico evoluto e penso possa ancora fare bene. C’è grande soddisfazione e fiducia”. Lo ha detto Giancarlo Abete, presidente della Federazione, conversando con i giornalisti nel ritiro della Nazionale al Portobello Resort di Mangaratiba durante l’allenamento odierno degli Azzurri. “Ho sempre la massima fiducia nel lavoro del ct, non controllo assolutamente niente. Ci sono professionisti di alto livello e bisogna sempre scindere il risultato sportivo dalla qualità dei comportamenti e dell’applicazione che c’è sempre stata”, ha aggiunto il presidente federale. “Speriamo che i risultati vadano di pari passo”, ha concluso Abete.
A proposito dell’ottima prova di Mario Balotelli, a segno all’esordio, il presidente della Figc ha ammesso che “non sono sorpreso, è stato fondamentale agli Europei 2012 ed è già stato importante il suo gol nella gara inaugurale. Speriamo sia importante per il proseguo del torneo – ha aggiunto – è un giocatore di grandissime qualità e capacità che mi sembra per altro si stia mettendo nella condizione giusta per fare un ottimo Mondiale”. Un Balotelli che può certamente dare ancora di più a questa Nazionale. “Bisogna esserci sempre, il più possibile. Certo non si può dare sempre il massimo – ha detto ancora Abete – ma Balotelli in Nazionale ha fatto sempre bene e aldilà dei momenti importanti ha fatto bene anche durante le qualificazioni”. l presidente federale si coccola Supermario ricordando ancora che in azzurro “ha sempre avuto comportamenti adeguati e qualitativi. Tutti ci aspettiamo molto da lui perché siamo convinti che abbia delle potenzialità ancora inespresse. C’è la sensazione e convinzione che sia in grado di dare ancora di più”. Abete ha parlato anche dell’ottima prova di Matteo Darmian: “E’ una sorpresa importante, ha fatto un ottimo campionato, in crescendo e ha giocato titolare. Sta facendo molto bene – ha spiegato – E’ un ottimo giocatore, con la grinta giusta ma con una certa maturità e serenità”.
Abete è tornato poi sul successo ottenuto con la nazionale dei ‘Tre Leoni’. “La strada è ancora lunga. E’ stata la vittoria del lavoro, dell’applicazione del mister e di tutta la squadra”, ha ammesso. “Una partita gestita bene, con attenzione. Un valore importante si deve dare alla preparazione, un lavoro fatto in profondità a Coverciano e anche la consapevolezza della nostra forza e dei nostri limiti. Siamo ora noni nel ranking Fifa e questo vuol dire che c’è chi ha fatto meglio di noi”, ha aggiunto Abete. “Manteniamo i piedi per terra, siamo ancora al primo turno. Chi immaginava la sconfitta della Spagna o la vittoria della Costa Rica contro l’Uruguay. Il Mondiale ha il suo fascino anche per questo”, ha dichiarato ancora. “Il cammino è ancora lungo, la squadra ha saputo fare gruppo come ci si aspettava e i giocatori sono risultati tutti importanti e determinanti. C’è la volontà e la professionalità per fare bene. Insomma, si è preparato il Mondiale bene”, ha concluso il presidente della Figc.
A proposito dell’effetto riscontrato in questi giorni, Abete ha sottolineato che “l’ Italia è sempre stata innamorata alla Nazionale, ma è collegata ai grandi eventi. Il Mondiale è poesia ma il calcio è anche prosa che si snoda tutti i giorni. E’ comprensibile che un paese come il nostro vivi una passione particolare nelle fasi finali di Mondiali ed Europei”. Per il presidente federale “deve esserci un’attenzione attiva sempre, anche se ovviamente alcune partite hanno un appeal diverso”. “Il Mondiale è una grande occasione per fare riflessioni. Il fatto che il nostro campionato, dopo la Premier League, sia il secondo a dare giocatori a questi Mondiali significa qualcosa”, ha dichiarato ancora Abete tornando ai temi di casa nostra. Sulla competitività e il rilancio del calcio italiano, Abete ha ribadito: “Dobbiamo porci il problema come portare la competitività di questi singoli giocatori anche a livello internazionale con i club. Ma vediamo ad esempio che Colombia o Argentina sono piene di giocatori che giocano in Italia. Poi certo c’è la stella non alla portata dei club italiani, ma aldilà di come andrà avanti il torneo dobbiamo avere la consapevolezza che dobbiamo migliorare e che abbiamo un campionato attrattivo. E’ impropria troppa negatività intorno al nostro movimento”, ha concluso. Sui tanti tifosi brasiliani che hanno applaudito la nazionale a Manaus. “Forse abbiamo molto più credito all’estero di quanto ne abbiamo nel nostro paese”, ha dichiarato. Abete ha però ricordato che “a livello internazionale abbiamo sempre avuto grandi soddisfazioni, ci chiedono tante Federazioni di fare collaborazioni e rimaniamo un grande paese”. “Certo siamo abituati bene e si sentono differenze rispetto agli anni passati, soprattutto a livello di risultati di club. Ma restiamo comunque un grande paese che ha vinto 4 campionati del Mondo: la nostra storia è una garanzia di qualità”, ha concluso Abete.
Sul prossimo avversario, la Costa Rica, il numero uno della Figc ha evidenziato che è una “squadra che ha fatto bene nel girone di qualificazione, penso in qualche modo il più facile verso il Mondiale. Ma non dobbiamo sottovalutarla”. “Nello stesso gruppo si sono qualificati anche Honduras Stati Uniti e Messico che però è dovuta passare attraverso lo spareggio”, ha aggiunto il presidente federale. “E’ una buona squadra, mi è sembrata molto tonica sul versante atletico. Ho visto il primo tempo contro Uruguay e non meritava di perdere 1-0, ho visto qualche difficoltà in difesa sui cross ma con una bella padronanza del centrocampo. Nel complesso una buona squadra”, ha dichiarato ancora Abete. “Noi abbiamo giocato contro di loro una sola volta nel 1994 in amichevole a New Haven – ha ricordato – e abbiamo poche esperienze dirette”. Infine una battuta sull’organizzazione in questi mondiali. “A Manaus abbiamo trovato un ambiente tranquillo e accogliente. Con tanto tifo da parte dei brasiliani che non guasta. Nessuno stress e forzatura. Non si avvertono problemi di sicurezza intorno alla squadra – ha aggiunto – si nota una grande attenzione, superiore a quella a cui siamo abituati. Anche se fino ad ora abbiamo visto poco di quanto accade all’esterno”. Parlando con la stampa brasiliana, poi, Abete ha dato un suo primo giudizio sull’organizzazione brasiliana. “Dobbiamo capire se il livello qualitativo reso alle federazioni è idoneo, per ora non c’è nulla da dire. Poi ci può essere un dibattito su valutazioni più o meno positive. Nei grandi eventi – ha detto Abete – c’è sempre una componente di risorse pubbliche destinate, ma sappiamo che le infrastrutture poi restano e mi riferisco a strade, ospedali, aeroporti. Ma questo vale in Italia, come in tutto il Mondo, come giustificare i contributi di uno stato per questi eventi”. “Organizzare un Mondiale attira visibilità, immagine e turismo e fa parte di un processo di crescita di un paese. Le critiche sono comprensibili, ma la qualità dell’offerta di un paese deve andare avanti di pari passo su tanti versanti: dalle riforme sociali ma anche alle eccellenze e al miglioramento delle infrastrutture”, ha concluso Abete.
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