San Paolo (Brasile), 12 giu. (LaPresse) – Il Brasile inaugura il Mondiale con una vittoria, ma il 3-1 rifilato ad una coraggiosa Croazia allo stadio Itaquerao di San Paolo arriva al termine di una gara non certo entusiasmante. Dopo il gran spavento provocato dall’autorete di Marcelo, i verdeoro di Scolari, trascinati dall’attesissimo Neymar autore di una doppietta, riescono a rimontare e ad iniziare con il piede giusto l’avventura, incassando i primi tre punti. Anche se ad aiutare la Selecao ci pensa un rigore apparso troppo generoso, così come il gioco messo in mostra dai verdeoro non pare proprio quello di una formazione che aspira ad esaltare la folla e dominare il torneo. Male pure la difesa, apparsa distratta in troppe occasioni.
MARCELO GELA SAN PAOLO – Scolari sceglie Oscar per completare il tridente con Hulk e Neymar. I tre agiscono alle spalle dell’unica punta Fred. Kovac deve invece rinunciare a Mandzukic, squalificato: a sostituirlo, Jelavic. Centrocampo di grande qualità con Modric, Rakitic e l’interista Kovacic, esordiente. L’avvio della Croazia è spavaldo. Il primo tentativo è di Olic, che cerca lo specchio schiacciando di testa sul suggerimento di Perisic dalla destra. Poco dopo, il gelo cala su San Paolo. Olic fugge sulla sinistra e mette per Jelavic, il quale liscia ed inganna involontariamente Marcelo: il difensore del Real s’impappina e devia nella propria porta regalando il vantaggio alla Croazia (11′). E’ la prima volta che un’autorete apre un Mondiale, ma il risultato premia il miglior gioco mostrato da Modric e compagni in questi pochi minuti.
SI SCALDA NEYMAR – Superato lo choc, la Selecao gradualmente prova a riorganizzarsi. Paulinho ci prova di destro, Pletikosa allontana con i pugni. Si scalda Neymar: la stella del Barcellona serve Hulk, anticipato da Srna, quindi Oscar tenta il sinistro a giro dal limite e ancora il portiere croato sventa in tuffo la minaccia. A sorpresa, il primo cartellino giallo del Mondiale 2014 viene sventolato a Neymar, ma le immagini evidenziano come la gomitata rifilata a Modric meritasse sanzione ben più pesante. Lo sforzo della Selecao viene premiato al 29′ e a rassicurare il pubblico di casa ci pensa proprio l’ex Santos, bravo a battere Pletikosa da fuori area con un diagonale sinistro chirurgico dopo il suggerimento di Oscar. Il vantaggio galvanizza la nazionale di Scolari, la Croazia intimorita, arretra a protezione della sua difesa.
BRASILE PREME – Il copione della ripresa sembra definito: le ‘Fiamme’ biancorosse ripiegate in coperta, il Brasile a spingere a caccia della rimonta. Scolari getta nella mischia Hernanes e richiama Paulinho: l’interista affianca Gustavo. Prova il gran destro a giro Dani Alves, la palla si spegne oltre la traversa. Bernard rileva uno spento Hulk, e un minuto dopo ecco l’episodio chiave. Lovren trattiene in area Fred, per l’arbitro Nishimura è rigore: sanzione alquanto generosa visto che l’attaccante del Fluminense si lascia cadere. Dal dischetto si presenta Neymar con Pletikosa che tocca ma non riesce nella respinta: 2-1 al 26′.
SIGILLO OSCAR – La strada si fa in discesa per i verdeoro, che sfiorano il tris con un colpo di testa di Luiz. La replica croata è affidata ad un destro dalla distanza di Modric. Ma i giochi ormai sembrano fatti: Scolari concede la standing ovation a Neymar, e c’è ancora tempo per la rete di Oscar in pieno recupero: bellissimo il tocco di ‘punta’ del giocatore del Chelsea, a battere Pletikosa e dare maggior fiducia ad un Brasile che, tuttavia, dovrà necessariamente rivedere qualcosa in vista dei prossimi impegni. Intanto, però, la prima vittoria è in cassaforte. E il popolo verdeoro può già scatanersi nella samba.

