Roma, 17 mag. (LaPresse) – Sara Errani nella storia. La tennista italiana si è qualifica per la prima volta in carriera per la finale degli Internazionali d’Italia di tennis battendo in semifinale la serba Jelena Jankovic in due set con il punteggio di 6-3, 7-5 in un’ora e 50 minuti. In finale la Errani attende la vincente del match tra Serena Williams e Ana Ivanovic.

Erano 79 anni che una tennista italiana non giocava la finale degli Internazionali d’Italia, a Roma. L’ultima a riuscirci Lucia Valerio nel 1935. La Valerio vinse anche il torneo nel 1931. In realtà l’ultima italiana di passaporto a giocare una finale al Foro è stata nel 1950 Annelies Ulstein Bossi, di origini austriache, che poi vinse il torneo. Nel 1985 Raffaella Reggi giocò e vinse la finale degli Internazionali ma in quell’occasione in tono minore si giocava a Taranto.

– “Non so che dire. E’ stata una partita incredibile. In alcuni momenti ero morta pensavo di non farcela. Il pubblico è stato grandioso”. Sono le prime parole rilasciate in campo da Sara Errrani dopo la storica vittoria. “Nel secondo set quando ero in svantaggio 4-1 è entrato il mio coach Pablo (Lozano, ndr) e mi ha detto di pensare a giocare punto su punto e così è stato”, ha aggiunto. Un ultimo pensiero va al suo ‘clan’ che la segue costantemente: “Avere qui la mia famiglia, Robi (la compagna di doppio Vinci, ndr) mi da ancora più forza perché non lotto solo per me ma anche per loro”.

“Con un italiano in finale a questo punto sognare è d’obbligo”. Lo dice invece ai microfoni di Super Tennis il presidente del Coni, Giovanni Malagò, commentando la vittoria di Sara Errani nella semifinale degli Internzionali Bnl d’Italia contro Jelena Jankovic. “Queste ragazze negli ultimi anni ci hanno abituato a scrivere pagine importanti dello sport non solo italiano ma mondiale – aggiunge – Oggi abbiamo assistito a qualche cosa che lascia il segno. Uno puo dire: io c’ero”. Il presidente del Comitato Olimpico si dice “felice che sia Sara ad andare in finale perche è la dimostrazione di cosa si puo arrivare a fare con la volontà, la capacità e la testa”.

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