Londra (Regno Unito), 30 apr. (LaPresse) – Diego Simeone realizza un’altra impresa e conduce l’Atletico Madrid in finale di Champions League. I ‘Colchoneros’ espugnano Stamford Bridge nella semifinale di ritorno (3-1) con una prestazione straordinaria e volano a Lisbona, dove ad attenderli ci saranno, il prossimo 24 maggio, i cugini del Real in quello che sarà il primo derby in una finale della massima competizione europea.

LEZIONE A MOU – Dopo lo 0-0 dell’andata al ‘Calderon’, a Londra i biancorossi non si scoraggiano dopo il vantaggio di Torres e con la rimonta firmata da Adrian, Diego Costa e Turan impongono una lezione di gioco al Chelsea di José Mourinho, aggiungendo un’altra perla ad una stagione già straordinaria. Un successo meritatissimo, condito con una prova di forza e un mix di entusiasmo e freschezza atletica e che rappresenta l’ennesimo capolavoro tattico di Simeone, capace di superare le big d’Europa nonostante nessun pronostico lo indicasse tra i favoriti.

SBLOCCA L’EX TORRES – Mourinho è privo di Lampard e Mikel ma ritrova Terry e Hazard. In avanti, spazio ancora a Torres preferito ad Eto’o. Simeone opta per Adrian Lopez al fianco di Diego Costa. Quattro minuti e subito Atletico pericolosissimo. Tiro cross di Koke, l’incredibile traiettoria sembra beffare Schwarzer ma la palla timbra prima la traversa e poi il palo. Preludio ad una gara che si annuncia ricca di emozioni, e che nella prima parte è molto combattuta. Il destino riserva ad un ex dei Colchoneros, Fernando Torres, il compito di sbloccare il risultato e far esplodere Stamford Bridges: il ‘Nino’ riceve palla da Azpilicueta e di prima intenzione batte Courtois per l’1-0 (35′). Sulla traiettoria cì+ la deviazione decisiva di Mario Suarez.

PARI ADRIAN – Doccia fredda per la squadra di Simeone che superato lo choc reagisce e trova, dieci minuti dopo, la rete del pareggio: Tiago sulla destra per Juanfran, tra i migliori, servizio al volo per Adrian che da due passi infila l’incrocio alla destra del portiere di casa. Dalla gioia, la strada per Mourinho si fa terribilmente in salita.

DIEGO COSTA DI RIGORE – La ripresa si apre con un nuovo brivido per i Blues: Terry ‘buca’ sul traversone di Koke, la palla arriva ad Arda Turan sul cui tiro a botta sicura è provvidenziale la deviazione d’istinto di Schwarzer in angolo. La risposta del Chelsea, poco dopo, è affidata ad un colpo di testa di Terry su punizione di Willian: bravo Courtois a volare e respingere. Episodio chiave al 13: sugli sviluppi di un angolo il neo entrato Eto’o atterra ingenuamente Diego Costa in area, il nostro fischietto Rizzoli indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta lo stesso attaccante biancorosso che firma il sorpasso e spalanca le strade verso la finale per la gioia dei tifosi arrivati da Madrid.

TURAN , COLPO DA KO – Il Chelsea non ci sta e sfiora il gol con una girata di testa di David Luiz: la palla centra la traversa, poi Courtois di riflesso alza in angolo e salva l’Atletico. Dal possibile 2-2, si passa al tris spagnolo. Juanfran, liberato da una grandissima apertura di Tiago, serve al centro di prima Arda Turan, incornata sulla traversa ma il turco può rifarsi con un comodo tap in (27′). E’ il gol che chiude i conti e zittisce definitivamente Stamford Bridge, cancellando i sogni di Mourinho. I madrileni potrebbero dilagare con Luis, che di pallonetto non riesce a superare Schwarzer. Mourinho non pesca nessun coniglio dal cilindro ed è chiaro che ormai la squadra di Simeone può limitarsi a gestire i minuti finali, con il Chelsea che in campo ormai ha alzato bandiera bianca. I Blues però hanno un sussulto d’orgoglio finale con uno spunto di Hazard, che si libera di due avversari e poi scarica sul connazionale Courtois: la palla arriva a Terry che però manda alto. Troppo poco per provare ad infastidire una squadra, quella madrilena, partita ai blocchi quasi da ‘cenerentola’ ed arrivata in finale da gigante.

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