Melbourne (Australia), 19 gen. (LaPresse) – Flavia Pennetta non si ferma. Dopo la splendida semifinale agli US Open del settembre scorso, la 31enne brindisina è sempre protagonista in un torneo del Grande Slam: quarti agli Australian Open dove non era mai andata prima oltre gli ottavi. E negli ultimi tre major ha sempre raggiunto almeno gli ottavi. La brindisina, testa di serie numero 28, ha battuto sulla Rod Laver Arena la tedesca Angelique Kerber, favorita numero 9. Un match durissimo, durato un’ora e 52 minuti: 6-1, 4-6, 7-5 per l’azzurra.
“Nel primo set sono stata praticamente perfetta. Non andavo mai fuori giri pur spingendo molto. Poi nel secondo probabilmente ho avuto un piccolo calo, ma più che altro è stata brava la mia avversaria a salire di livello. Ma era ovvio che il match non poteva filare via liscio e veloce come nel primo set. Sapevo che sarebbe stata una sfida molto equilibrata”. Così la Pennetta commenta raggiante la vittoria contro la tedesca Kerber. La brindisina ha dimostrato grande maturità e carattere. “E’ l’unico aspetto positivo dell’età che avanza – scherza la Pennetta parlando al sito della Federtennis – rispetto a quando sei molto giovane e inesperta leggi molto meglio il momento della partita, fai la scelta giusta”.
La Pennetta ha giocato un primo set fantastico dominandolo. Poi la mancina tedesca è salita di livello. Nel secondo set l’azzurra ha avuto l’occasione di allungare ma ha sprecato un paio di palle break sul 2-1, quindi ha ceduto il turno di servizio ed il set al decimo game. Nella terza e decisiva partita è andata sotto 2-1, ma è stata lucida nel recuperare immediatamente il break di svantaggio mettendo a segno un parziale di 8 punti a 1: 2-2, quindi 5-3. La Pennetta è andata a servire per il match ma ha ceduto il turno di battuta mettendo a segno appena un quindici. La Kerber ha completato la rimonta (5-5), ma si è arresa al dodicesimo game su un rovescio lungo: 7-5 per l’azzurra, che in totale ha messo a segno 8 ace ed è stata più lucida della rivale nei momenti decisivi della sfida. Cancellata così una delle sconfitte che più bruciava alla Pennetta, quella nei quarti agli US Open.
Ora la brindisina attende nei quarti di finale la cinese Na Li, testa di serie numero 4, che ha rifilato in secco 6-2, 6-0 alla russa Ekaterina Makarova, numero 22. Coetanea della Pennetta, la tennista asiatica vanta agli Australian Open due finali nel 2011 e lo scorso anno, oltre ad aver vinto il Roland Garros nel 2011 in finale contro Francesca Schiavone. Quattro i precedenti: bilancio in parità con l’azzurra che si è aggiudicata l’ultima sfida nel 2010 a Sydney. “Per vincere il torneo le devi battere tutteà”, dice la Pennetta, che a fine match ha fatto pubblicità alla cucina italiana. Per la terza volta nelle ultime quattro edizioni degli Australian Open almeno una tennista azzurra centra i quarti: prima della Pennetta era toccato a Francesca Schiavone nel 2011 e a Sara Errani nel 2012. Nel 2002 aveva raggiunto i quarti a Melbourne Adriana Serra Zanetti.
Sulla Rod Laver Arena e sempre nella parte alta del tabellone, intanto, Serena Williams è stata eliminata negli ottavi da Ana Ivanovic, ex numero uno del mondo e trionfatrice al Roland Garros nel 2008, anno in cui raggiunse la finale anche gli Australian Open. La 26enne serba si è imposta in tre set con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-3.
Melbourne negli ultimi anni continua a non portare fortuna alla 32enne americana, grande favorita della vigilia. Dodici mesi fa Serena, che agli Australian Open ha conquistato il titolo in cinque occasioni (2003, 2005, 2007, 2009 e 2010), si fermò nei quarti sconfitta dalla connazionale Sloane Stephens. A parziale scusante della statunitense una schiena dolorante che l’ha condizionata durante la sfida con la Ivanovic. Durante la conferenza stampa post match, la Williams ha confessato di aver pensato al ritiro già durante l’incontro di terzo turno contro la Hantuchova. “Non è stato il massimo. Non voglio trovare scusa – ha detto la numero 1 del mondo – Ana ha meritato di vincere. Oggi ha giocato in modo incredibile e non le ho certo regalato la partita”. “Non è mai facile giocare contro una campionessa ma è pur sempre un’umana”, ha detto a sua volta la Ivanovic dopo la vittoria.
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