Milano, 23 dic. (LaPresse) – “Il personaggio Thohir è relativamente intimidito, è una persona a cui però piace molto questo ambiente in cui è capitato e l’entusiasmo che suscita l’Inter. Si accorge forse che il peso di tutta questa cosa, peso però dal punto di vista della popolarità, è più grande di quello che uno possa comunque immaginarsi da lontano. E quindi credo che la cosa sia comunque affascinante anche per lui”. Così Massimo Moratti, parlando del magnate indonesiano al quale ha passato il ‘testimone’ nel ruolo di presidente dell’Inter. “Sotto un certo aspetto lo considero talmente giusto, il fatto di passare la mano dopo tanto tempo, che quello mi tranquillizza un po’”, spiega ai microfoni de ‘I signori del calcio’, in onda domani alle 20 su Sky Sport 1. “Trovo che sia una cosa da farsi nei confronti della società”.
JUVE E MILAN – “Nel momento attuale con la Juve c’è un ottimo rapporto e con la famiglia Agnelli c’è sempre stato un ottimo rapporto. Poi c’è stato questo intervallo, chiamiamolo così, di partecipazione di altre persone, assieme alla famiglia Agnelli, che hanno creato dei problemi e che quindi hanno peggiorato questi rapporti”, prosegue l’ex presidente dell’Inter. “Poi – aggiunge – tra Inter e Juve che ci sia tradizionalmente invece antagonismo serio, questo sì e deve rimanere, altroché”. Moratti parla anche dei rapporti con Silvio Berlusconi e il Milan. “Non c’è stata una grande frequenza”, ammette. Berlusconi “l’ho sentito qualche volta, lui è sempre stato gentile e amichevole nei miei confronti per cui non posso dire niente. Ma non ho mai avuto modo di fare dei confronti o di crearmi dei sentimenti particolarmente di inimicizia o di grande amicizia: una vita parallela su una situazione con due squadre nella stessa città in cui naturalmente cerchi di superare l’altra squadra della stessa città”. “Quindi – prosegue Moratti – il Milan lo soffri perché sta nella stessa città e ti da fastidio il mattino di trovare in giro mezza città allegra mentre i tuoi sono tristi se perdi”.
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