Roma, 2 dic. (LaPresse) – “Oggi ho parlato con il ministro Bonino che mi ha detto come la situazione sia impensabile e noi come società ci siamo resi disponibili per difendere i nostri tifosi”. Così Claudio Lotito, presidente della Lazio, ai microfoni di Sky Sport fa il punto della situazione sulla vicenda dei tifosi biancocelesti arrestati in Polonia. “Non c’erano le condizioni per i fermi – attacca il patron biancoceleste – mercoledì molti tifosi avversari hanno cercato lo scontro con quelli della Lazio sotto gli alberghi in cui alloggiavano. Dopo un’ora e mezzo c’è stata una perquisizione senza creare alcuno stato d’allarme eccessivo”.
Ancora Lotito: “Il giorno dopo abbiamo consigliato ai tifosi di radunarsi e andare tutti assieme allo stadio per evitare problemi e ci siamo messi in contatto con le forze dell’ordine locali avvisando che circa 250 persone si sarebbero dirette allo stadio chiedendogli di scortarle. Quando però è arrivata la polizia hanno fatto una serie di fermi contro chiunque fosse a Varsavia, alcuni hanno reagito e ora sono sotto processo. Poi sono stati trasferiti in alcuni commissariati venendo lasciati al freddo per molte ore senza motivazione”. Quindi il presidente biancoceleste sottolinea che “se fosse stata presente la polizia italiana non sarebbe successo tutto ciò. Chiedo un intervento risolutore perché c’è tanta gente innocente che è finita in mezzo a questo casino. Voglio che siano sanzionate le persone che sono realmente colpevoli e non tutti i tifosi incondizionatamente”.
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