Milano, 15 nov. (LaPresse) – Continuità con il passato e rinnovamento per il futuro. Questi i concetti cardine della nuova Inter di Erick Thohir, eletto oggi ufficialmente presidente del club nerazzurro in occasione dell’Assemblea dei Soci riunitasi a Milano all’hotel ‘Melià’. “Oggi è un giorno davvero speciale della mia vita. L’Inter racchiude in sé una splendida storia di passione, una tradizione di vittorie e una forte ambizione al successo”, ha dichiarato il magnate indonesiano, che nel suo primo discorso da presidente ha voluto ricordare l’indimenticato Giacinto Facchetti, citando la sua frase ‘il segreto di ogni trionfo sta nella propria convinzione’. Il tycoon ha anche dimostrato di essere pronto a calarsi nella mentalità nerazzurra, e di esserne in parte già conoscitore, nel momento in cui ha pronunciato in italiano il coro “chi non salta rossonero è”, suscitando le risate generali dei cronisti accorsi in conferenza stampa.

Si fa decisamente più serio il nuovo proprietario dell’Inter quando parla di progetti futuri. Due le priorità: rendere il club più competitivo e aumentarne il numero di tifosi, sfruttando l’enorme potenziale del bacino indonesiano e asiatico. Promettiamo di lavorare duro insieme a Moratti e mister Mazzari. In questi due o tre mesi da quando è alla guida della squadra sono state gettate basi importanti per l’Inter del futuro – ha esordito – Nei prossimi due o tre anni ci sarà una grande sfida per noi per rendere la squadra ancora piu competitiva. C’è fiducia in quello che sta facendo Mazzarri, l’obiettivo è rendere la squadra ancora più vincente”. Chi pensa a una campagna acquisti faraonica, sulla scia degli sceicchi del Manchester City o del Psg, non si illuda: un occhio sarà sempre rivolto al bilancio. Voglio vedere il club e la società in salute dal punto di vista economico e finanziario per competere a livello internazionale – ha specificato Thohir – Il calcio sta cambiando, il fair play finanziario è un aspetto non secondario, ma l’obiettivo di tutti è di rendere questa squadra più forte”. Il piano del magnate indonesiano comprende anche il ritorno agli antichi fasti del calcio italiano. “La Serie A era molto famosa in Indonesia negli anni ’80 quando io ed i miei soci eravamo ragazzini – ha rivelato il nuovo presidente dell’Inter – Quando ho parlato con Moratti uno dei focus della discussione è stato che in Asia ci sono 2,5 miliardi di persone, in Indonesia 250 milioni: la gente deve essere coinvolta perché la Serie A torni ad essere seguita in Asia come negli anni ’80”.

Il passaggio del testimone con Massimo Moratti è avvenuto al termine di una trattativa lunga, necessaria per far sì che l’Inter finisse nelle mani giuste. “Sono molto soddisfatto di aver identificato i nuovi proprietari di questo glorioso Club. Sono certo che siano più che preparati per continuare a portare nuovi successi ai nostri amati colori. Personalmente sono onorato di essere stato il Presidente dell’Inter per così tanti anni”, ha dichiarato il nuovo presidente onorario del club nerazzurro. Era il febbraio 1995 quando Moratti prese in mano le redini dell’Inter che era stata di suo padre Angelo. “I nuovi soci hanno insistito perché potessi prendere la presidenza e li ringrazio, ma mi sembrava giusto che potessero avere loro la carica”, ha detto ancora Moratti. “Queste persone si sono presentate con gentilezza – ha aggiunto riferendosi all’entourage del magnate indonesiano – con correttezza, questo ci ha permesso di trattare meglio, di poter lavorare ed essere utile a loro che hanno fatto un passo importante per questa società”.

La vita di Moratti e quella del club rimarrano comunque legate indissolubilmente, e non solo perché il figlio Angelomario fa parte del consiglio di amministrazione. “Io non sarò escluso da quella che è la vita della società perché lavoreremo insieme per costruire in futuro”, argomenta volendo rassicurare tutti. “Cosa cambierà quando sarò in tribuna a vedere le partite? Non credo molto, magari sarò più libero nelle mie espressioni nei confronti degli arbitri”, ha concluso sorridendo. La nuova Inter di Thohir avrà ancora il volto di Massimo Moratti.

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