Milano, 25 ott. (LaPresse) – “Sono contento di cosa ha detto, visto che sono responsabile di come gioca la squadra”. Walter Mazzarri, allenatore dell’Inter, commenta così i complimenti del nuovo proprietario Erick Thohir riguardo il lavoro che sta facendo sulla panchina nerazzurra. “E’ quello che predico da sempre”, spiega il tecnico alla vigilia della gara contro il Verona. “Noi – prosegue Mazzarri – in Italia teniamo a guardare solo il risultato anche quando è parziale, facendo confronti con il passato. All’estero non c’è questa cultura. Se in società si ragiona così, si farà molta strada”, aggiunge il tecnico.
“Mi sembra, e questo mi fa piacere, che le persone da fuori Italia valutino quello che trasmetto: la cultura del lavoro, dello spirito di squadra, dell’organizzazione, del gioco bello e piacevole, della squadra propositiva”, spiega Mazzarri. “Mi sembra – aggiunge il tecnico nerazzurro – che il nostro proprietario, da dove si trova, si è accorto di questo seguendo l’Inter”.
POLEMICHE – “Se avessi voluto parlare sarei andato in sala stampa. Nel momento in cui non sono andato, non lo dico”. Mazzarri non intende dare seguito alle polemiche che hanno seguito la partita contro il Torino, al termine della quale il tecnico dell’Inter non si è presentato davanti alle telecamere, presumibilmente in segno di protesta contro l’arbitraggio. “Parlo solo della partita, affronteremo una delle squadre più in forma del momento”, spiega il tecnico.
CRESCITA – “L’Inter ha tre punti in meno rispetto alla scorsa stagione e non vince da tre partite? Dell’anno scorso non voglio più parlare. Guardo le prestazioni che fa l’Inter, la sua crescita. I bilanci parziali non servono, non contano, conta quello che fa la squadra tutto l’anno e come arriva al traguardo finale”. Il tecnico difende la sua squadra: “Ha fatto una grandissima partita contro il Toro, e se non avesse fatto il 3-3 sarebbe stata quasi memorabile, perché giocata per 86 minuti in dieci uomini. Chi ha visto la partita – prosegue Mazzarri – mi ha fatto i complimenti e io li ho fatti alla squadra, ha fatto una grande gara a parte i minuti iniziali. Una squadra – puntualizza l’allenatore dell’Inter – va valutata per come cresce, per come gioca, per il calcio che esprime e per tutti gli altri parametri che non sono nell’immediato dei risultati”.
VERONA – “Faccio i complimenti a Mandorlini, sono organizzati. Meritano i punti che hanno, è una squadra difficile da affrontare, dovremo essere molto attenti nella fase difensiva e nel guardare i particolari, come facevamo nelle prime giornate. Solo così potremo avere ragione, se no sarà una partita veramente difficile”. In quanto al possibile utilizzo di Kovacic, sostituito dopo l’espulsione di Handanovic nella scorsa partita contro il Toro per fare spazio a Carrizo, il tecnico spiega: “Ho ancora 3-4 dubbi e lui è tra questi. Non so se farlo partire dall’inizio o da panchina. In quella situazione – chiarisce l’allenatore dell’Inter – ho dovuto toglierlo perché era una scelta fatta sulla logica di quello che poteva succedere e lui lo ha capito. Se giocherà non dipenderà da quello, ma solo perché – precisa Mazzarri – ritengo sarà utile per la partita che affronteremo”.
Il tecnico torna ad analizzare le ultime tre partite, dove l’Inter non ha raccolto vittorie. “Lasciamo stare quella contro la Roma, è stata una partita anomala, di quelle che capitano ogni 2-3 anni. Contro il Cagliari – prosegue – abbiamo dominato, loro non hanno fatto un tiro in porta. E avete visto il tiro che ci è costato il pareggio, sono cose che sfuggono alla logica del lavoro, della crescita e del gioco. Ma dobbiamo – invita Mazzarri – guardare oltre, a come ha giocato l’Inter contro il Cagliari fuori casa, a come ha giocato contro il Toro fuori casa. Della gara contro la Roma, non ne parlo più. Tutte le altre hanno avuto lo stesso canovaccio, dove sono arrivati risultati importanti. Questo – aggiunge – è quello che per me conta”.
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